5 maggio 2024
Aggiornato 21:00
Elezioni Comunali | Roma

La campagna di Alemanno: no alle coppie di fatto, restauri Colosseo

Gianni Alemanno ha presentato a Roma la nuova lista civica «Rete attiva per Roma», che lo sosterrà nella sua corsa verso la rielezione a primo cittadino della città eterna, abbozzando il suo programma elettorale, annunciando il restauro del Colosseo e attaccando i registri delle coppie di fatto. Primarie per il sindaco entro gennaio 2013

ROMA - Gianni Alemanno ha presentato a Roma la nuova lista civica 'Rete attiva per Roma', che lo sosterrà nella sua corsa verso la rielezione a primo cittadino della città eterna, abbozzando il suo programma elettorale, annunciando il restauro del Colosseo e attaccando i registri delle coppie di fatto. «Vedo in molti municipi di centrosinistra a Roma e in città come Milano che ancora si parla dei registri per le coppie di fatto e di testamenti biologici, che sono contro la vita e la natura di Roma e ai quali dobbiamo dire no» ha voluto sottolineare l'attuale sindaco.
«Il 31 luglio ci sarà l'apertura dei cantieri per il restauro del Colosseo» ha inoltre annunciato Alemanno, lanciando poi una frecciata al governo Monti: «E' stato detto no alle Olimpiadi a Roma ma io vedo che lo spread è ancora oltre 520 punti, forse l'impostazione del governo non era quella giusta perché non si crea speranza nello sviluppo e nel futuro».

Al sindaco uscente è giunto l'appoggio del Pdl: «Credo che anche grazie a questa iniziativa tu vincerai un altra volta, non per il tuo bene, non per il bene del Pdl ma per il bene di Roma» ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano nel corso del suo intervento alla presentazione della nuova lista civica. «Sono qui per dire una cosa: in tutte le occasioni in cui Gianni è venuto al partito lo ha fatto, non per tutelare propria causa o per ottenere qualcosa per se, ma per chiedere qualcosa a favore di Roma: questo è il vero connotato esistenziale dei sindaci che amano le proprie città».

Primarie per sindaco entro gennaio 2013 - Dopo averlo più volte annunciato, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiesto ufficialmente ai dirigenti del Pdl di indire le primarie per la scelta del candidato al Campidoglio per le elezioni del 2013. Il primo cittadino della Capitale ha avanzato tale richiesta attraverso una lettera inviata al presidente provinciale del Pdl Gianni Sammarco e al coordinatore regionale del Pdl del Lazio Vincenzo Piso: «Carissimi, in vista delle elezioni comunali di Roma vi chiedo formalmente di impegnare gli organi statutari del Pdl per indire le elezioni primarie per la candidatura a sindaco di Roma Capitale, entro il mese di gennaio 2013. La data a mio avviso più opportuna - si legge nella missiva del sindaco - è quella di sabato 26 gennaio 2013».
Il sindaco, nella stessa missiva, ha poi aggiunto: «Ritengo che tali elezioni primarie debbano essere concordate con tutte le liste e i partiti che si ritrovano nel nostro schieramento in modo che tale designazione possa valere per tutta la coalizione. Approfitto di questa occasione per annunciarvi formalmente la mia candidatura per tali elezioni primarie, perché ritengo - scrive Alemanno - che anche un sindaco uscente, prima di ricandidarsi, si debba confrontare con tutte le persone che si riconoscono apertamente nel nostro schieramento».

Vicinanza e solidarietà a Riccardi - «Esprimo vicinanza e solidarietà al ministro Riccardi, oggetto di un violento, quando insulso e vergognoso, attacco razzista su un sito web»: lo afferma il sindaco di Roma Gianni Alemanno, sottolineando: «La vigliaccheria di chi si nasconde dietro l'anonimato di internet per muovere deliranti accuse deve trovare un argine, un freno: occorre, come ha ricordato il ministro Cancellieri, un inasprimento delle regole e delle sanzioni per chi usa il web per colpire le persone».
«Abbiamo assistito troppe volte, in questi anni, a cattivi maestri che incitavano all'odio e alla violenza e ad idioti che, poi, l'hanno messa in pratica», avverte il sindaco, aggiungendo: «Roma non può non schierarsi senza tentennamenti contro chi crede di poter impunemente utilizzare la tecnologia per piegarla al razzismo, all'antisemitismo, all'odio per i diversi, all'omofobia».