29 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Ipotesi elezioni anticipate

Cicchitto: No al voto anticipato

Il capogruppo del Pdl alla Camera: «E no a grande coalizione politica. Monti come Berlusconi non è la causa dell'aumento dello spread». L'ex Ministro degli Esteri Frattini: «Serve stabilità»

ROMA - «Con la faziosità non si va da nessuna parte. Così come fu un esercizio di faziosità e un'operazione politica mirata al limite della violazione della normalità democratica, quella che portò alle dimissioni di Berlusconi dandogli la responsabilità dell'aumento degli spread, così adesso diventa un esercizio unilaterale quello di mettere in conto a Monti ciò che invece deriva dal pessimo funzionamento dell'Europa, dell'euro e dalla sbagliata politica della Germania». Lo ha scritto in una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.

No alla grande coalizione politica - «Si può discutere l'impostazione dei tagli lineari realizzati dal Governo Berlusconi-Tremonti, ma essi ci furono e costituirono una manovra assai 'incisiva' alla quale la sinistra si oppose frontalmente fraintendendo totalmente la 'fase'; si può oggi contestare l'eccesso di aumento di pressione fiscale insieme alla riforma delle pensioni e ad altri provvedimenti realizzati da Monti: in ogni caso, checché ne dica Giavazzi, l'Italia si è svenata rispetto all'Europa tant'è che siamo in recessione. Malgrado tutto ciò gli spread sono oltre quota 500: evidentemente ciò significa che qualcosa di profondo non funziona in Europa, nei meccanismi dell'euro e nella politica della Germania. Su questo nodo politico-programmatico, sul versante estero e su quello dell'unica operazione di fondo che ci rimane da fare sul piano interno, quella dell'abbattimento del debito anche in funzione della riduzione della pressione fiscale, dovrebbe aprirsi un confronto politico senza demagogia», ha aggiunto.
«Francamente in questo contesto non ci sembrano vie d'uscita né il ricorso alle elezioni anticipate che sarebbero solo una dichiarazione di fallimento da parte di tutte le forze politiche che sostengono Monti, né il ricorso ad una grande coalizione politica che sarebbe possibile solo in un Paese che, diversamente dall'Italia non fosse contrassegnato dalla profonda dicotomia che per ragioni storico-politiche profonde caratterizza il sistema politico italiano compresa l'alternativa populista-eversiva che ad esso viene rivolta da Grillo-Di Pietro», ha concluso.

Lupi: Fuori luogo parlare di voto anticipato - «Mi sembra assolutamente fuori luogo parlare di elezioni anticipate ad ottobre. In un momento delicatissimo per il Paese, con una drammatica crisi economica, si rischia la destabilizzazione. E' meglio essere cauti, assumersi le proprie responsabilità, nell'interesse dei cittadini e del bene comune, prima che degli interessi di parte». Così Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera.

Frattini: Serve stabilità - «Non c'è fantasia che preoccupa di più di una competizione elettorale sulla pelle degli italiani: ipotesi che nelle ultime ore sento vagheggiare da più parti con il cinico esito di far impazzire i mercati. Chi tifa elezioni lacera la ferita anziché sottoporsi ad una graduale guarigione. Chi tifa le elezioni mette prima l'ambizione personale e poi la responsabilità che tutti noi abbiamo nel favorire la crescita dell'Italia per dare serenità e benessere ai nostri figli. E' la crisi più temibile: quella che deriva dall'egoismo verso le prossime generazioni». Lo ha scritto in un post Franco Frattini, deputato del Pdl, sul blog Diario Italiano.