28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
La crisi dei debiti sovrani

Monti: L'aumento dello spread dipende anche dalle elezioni

Tra le cause dell'aumento dello spread c'è anche «l'incertezza politica sulla continuazione e il rafforzamento delle riforme strutturali» nel momento in cui si avvicinano le elezioni italiane. Lo ha detto il premier Mario Monti

ROMA - Tra le cause dell'aumento dello spread c'è anche «l'incertezza politica sulla continuazione e il rafforzamento delle riforme strutturali» nel momento in cui si avvicinano le elezioni italiane. Lo ha detto il premier Mario Monti.

QUADRO POLITICO INCERTO - Il premier ha citato tra i responsabili dei tassi di interesse elevati la mancata definizione, ancora, dei «meccanismi operativi» dello scudo anti-spread, ma anche «l'incertezza del quadro politico». Tanto più che «si avvicina il termine di un'esperienza che è nota e invece il futuro è ignoto»: ovvero il governo dei tecnici a marzo finirà, lo scenario post-elezioni è tutto da definire. Una lettura confermata dal giudizio di Fitch, una delle tre principali agenzie di rating, ampiamente citato dal premier: «Vorrei anche rilevare la positività di quanto ieri annunciato da Fitch, che ha in particolare confermato il rating a lungo termine ad A- con outlook negativo e ha parlato di 'recenti riforme del mercato del lavoro' e di misure prese che 'rendono l'economia italiana più flessibile', oltre alla riforma delle pensioni che 'ha ulteriormente rafforzato la sostenibilità' nel medio-lungo termine». Tuttavia per Fitch «l'incertezza politica sulla continuazione e il rafforzamento delle riforme strutturali è il fattore principale di questo punto di sospensione, l'outlook negativo».

IL CONTAGIO E' IN CORSO E NON DA OGGI - C'è poi il 'contagio' delle crisi di altri Paesi europei, ultima la Spagna. A chi gli chiedeva se ci fosse un rischio contagio dalla crisi spagnola, Monti ha risposto: «Il contagio è in corso e non da oggi. E' difficile dire quanto venga dalla Grecia, quanto dall'Irlanda, dal Portogallo o dalle banche spagnole. Ma contagio è quel disagio che attraverso i mercati colpisce in termini di maggiore incertezza e minore fiducia nell'irreversibile integrità dell'euro e maggiori tassi di interesse, Paesi che sono sullo stesso carro e che per ragioni storiche e strutturali non sono seduti sulla panca più centrale e solida di guida del carro medesimo». Dunque «se non ci fossero state e se non ci fossero quelle situazioni problematiche che ho citato, i tassi italiani sarebbero più bassi. La differenza tra ciò che sarebbero e ciò che sono è una manifestazione del contagio», come peraltro hanno confermato le stime di Bankitalia e poi della Confindustria.