17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Il testo sulle riforme costituzionali

Senato, basteranno 35 anni per essere eletti

Passa l'articolo 3, voto a 18 anni per palazzo Madama. Finocchiaro (Pd): Non partecipiamo più a discussione indegna. Quagliariello (Pdl): Abbandono dell'Aula è atto eversivo. Gasparri (Pdl): Basta ostruzionismo, Senato deve votare

ROMA - L'aula del Senato ha approvato l'articolo 3 del testo sulle riforme costituzionali, che modifica le norme sull'elettorato attivo e passivo per la Camera alta. Se la formulazione votata oggi dai senatori superasse la doppia lettura conforme dei due rami del Parlamento, sarebbero sufficienti 35 anni (invece che 40) per essere eletti a palazzo Madama e 18 anni (invece che 25) per votare i candidati senatori.

Belisario (Idv): Surreale discutere di aria fritta - «E' surreale che il Senato discuta di una riforma costituzionale destinata a finire su un binario morto invece di affrontare i problemi reali del Paese». Lo ha detto intervenendo in Aula il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, che ha aggiunto: «Gli italiani non sono per niente interessati a un dibattito che sanno essere vuoto, inutile e senza sbocchi, in questo modo diamo solo l'idea di un Parlamento che discute di aria fritta, che si parla addosso. Per modificare la Costituzione serve un confronto ampio, invece siamo senza relatore a discutere di un testo stravolto con un emendamento presentato in Aula».

Finocchiaro (Pd): Non partecipiamo più a discussione indegna - «Voglio informale la Presidenza che da questa sera il Gruppo del Pd non parteciperà più alla discussione in Aula sulle riforma istituzionali. Non parteciperemo più a questi lavori perché è mortificante partecipare a queste sedute». Lo ha detto la presidente del Gruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro.
«Pdl e Lega - ha aggiunto - ci costringono a una discussione ipocrita. La verità è che per interessi di propaganda stanno affossando le riforme istituzionali. Per il Pd, che siamo una forza seria, è impossibile accettare una cosa del genere. Nella storia delle riforme una pagina indegna come questa non era ancora stata scritta».

Quagliariello (Pdl): Abbandono dell'Aula è atto eversivo - «Abbandondare l'Aula è un atto ai limiti dell'eversione». Così il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, ha commentato davanti all'Assemblea del Senato la decisione di Idv e Pdl di non partecipare più ai lavori sulle riforme costituzionali.

Pisicchio (Api): Rischio fallimento, si cerchi intesa dignitosa - «Com'era prevedibile, il PdL e la Lega hanno gettato la palla fuori dal campo e adesso giace sugli spalti, tra le gambe di attoniti spettatori». Lo dichiara in una nota Pino Pisicchio (Api) commentando l'andamento del dibattito al Senato sulle riforme costituzionali.

Gasparri (Pdl): Basta ostruzionismo, Senato deve votare - «Il Popolo della Libertà ritiene fondamentale completare il percorso delle riforme. Non sono accettabili le motivazioni delle sinistre che vorrebbero impedire al Senato di pronunciarsi sull'elezione da parte dei cittadini del presidente della Repubblica, sulla riduzione dei parlamentari e su altri argomenti che sono di fondamentale importanza». Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.

Pardi (Idv): Poteri eccessivi a governo e Pd si presta - «Il ddl di riforma costituzionale, già prima che fosse sfigurato dagli emendamenti sul Senato federale e sul presidenzialismo, era comunque inaccettabile perché riduceva le Camere a un ruolo di sostanziali spettatrici, rafforzando oltremisura il potere esecutivo. Il Gruppo IdV al Senato ha presentato delle proposte emendative per garantire gli equilibri tra maggioranza, Governo ed opposizione parlamentare: ne abbiamo avuto abbastanza di chi abusa in modo spregiudicato del proprio ruolo istituzionale». Lo ha dichiarato, intervenendo in Aula, il senatore Pancho Pardi, Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Affari Costituzionali.

Chiti: C'è doppia maggioranza, è insostenibile - «Da circa un mese, al Senato, si vive una situazione politica a mio giudizio insostenibile: esiste una doppia maggioranza. A sostegno del governo vi è l'impegno di Pd, Udc e Terzo Polo, Pdl. Sulla riforma della Costituzione si è riformata la vecchia maggioranza Pdl-Lega. Così non si può andare avanti». Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti (Pd).

Senato boccia emendamento su parità eletti uomini, donne - Un emendamento presentato dalla senatrice Giuliana Carlino dell'Idv (poi sottoscritto anche dal Pd) al disegno di legge di riforma costituzionale ha riscaldato il clima dell'aula del Senato. La norma proposta dall'esponente dipietrista avrebbe imposto la parità di genere nelle rappresentanze elette al Senato, e alla fine è stato bocciato con 108 voti favorevoli, 155 contrari e 23 astenuti.