Monti: Downgrade? L'Italia ha la capacità e la volontà di cambiare
«Il downgrade di Moody's è stato una disgrazia, ma il mercato ci ha premiato». Grillo: Un'azienda privata caccerebbe Monti a calci. Calderoli: Il Premier faccia come Schettino, abbandoni la nave. Cicchitto: Brutto risveglio, non funziona meccanismo euro
NEW YORK - «Il downgrade di Moody's è stato una disgrazia, ma il mercato ci ha premiato». E' così che il primo ministro italiano Mario Monti ha commentato ai principali imprenditori tecnologici del pianeta il doppio downgrade subito ieri dall'Italia, declassata dall'agenzia di rating americana di due livelli a causa dell'aumento dei costi dell'indebitamento e del rischio di contagio dalla Grecia e dalla Spagna. La notizia del downgrade era arrivata nella serata di ieri, con Monti che non era ancora atterrato a Sun Valley, Idaho, dove si è recato per due giorni di incontri alla conferenza hi-tech organizzata da Allen & Co.
«L'Italia ha la capacità e la volontà di cambiare», ha specificato il premier, «ma finora è stata sfortunata e non ha avuto il governo giusto per uscire dalla crisi». A riferire alla stampa le parole del premier è stato l'industriale Gianfranco Zoppas, presente al discorso a porte chiuse di Monti, che sarebbe stato accolto con grande stima in veste ufficiosa di ambasciatore europeo. Secondo quanto raccontato dall'industriale, Monti avrebbe riferito che l'Italia è stata virtuosa e ha dimostrato la capacità di avviare riforme, ma è stata punita dai mercati a causa degli shock provenienti da Grecia e Spagna.
Grillo: Un'azienda privata caccerebbe Monti a calci - «Lo spread è salito a quota 480 insieme al declassamento dei titoli pubblici a Baa2 da A3, a due soli passi dalla valutazione di titoli 'junk', spazzatura. Otto mesi di tasse, disoccupazione, di espropri fiscali dei patrimoni privati per tornare al punto di partenza con un Paese più in ginocchio di prima. In un'azienda privata un successo di questa natura porterebbe al defenestramento dell'amministratore con un calcio nel culo». Beppe Grillo attacca così il premier Mario Monti, 'Rigor Montis', prendendo spunto dalla decisione di Moody's.
Calderoli: Monti faccia come Schettino, abbandoni la nave - «Monti faccia come capitan Schettino, abbandoni la nave e si costituisca». Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, responsabile organizzativo Federale e responsabile del Territorio per la Lega Nord, che ricorda: «Da quando si è insediato questo Governo, da novembre, non c'è un parametro economico, uno solo, che non sia peggiorato. Questi Professori non sanno fare in Parlamento neppure la O con il bicchiere. La disoccupazione generale galoppa, quella giovanile è addirittura alle stelle, lo spread vola verso la soglia dei 500 punti, il debito pubblico è cresciuto di oltre 50 miliardi di euro e ormai sfiora i 2000 miliardi».
Galletti (Udc): Serve authority UE - «Il declassamento di Moody's è grave, ma è chiaro che l'arbitro non è imparziale. Occorre un'authority a livello europeo in grado di giudicare il grado di solvibilità del debito degli Stati membri in totale indipendenza. Non dimentichiamo che le agenzie di rating hanno un padrone». Lo ha detto il presidente dei deputati Udc, Gian Luca Galletti, ospite di Omnibus su La7, a proposito del declassamento dell'Italia da parte dell'agenzia Moody's.
Cicchitto: Brutto risveglio, non funziona meccanismo euro - Il taglio del rating dell'Italia da parte di Moody's è «indubbiamente un brutto risveglio che testimonia la presenza di una situazione europea non ancora ricondotta all'equilibrio». Lo ha detto il presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto, intervistato da Tgcom24.
«L'Italia - ha aggiunto - sta facendo da anni manovre una più dura dell'altra. Prima Berlusconi con i tagli lineari, poi la riforma delle pensioni di Romano Prodi e adesso la discussione sul mercato del lavoro. E' evidente che quello che non funziona è in Europa e non in Italia. Ogni Paese ha la sua dialettica politica. C'è un meccanismo dell'euro che non funziona e vedo il fuoco del problema non in Italia ma in Europa».
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