8 maggio 2024
Aggiornato 06:00
La giornata del leader dei Democratici

Bersani: Attenzione a non dare una mazzata alla Sanità

Il Segretario del PD: Da Tremonti a Monti, troppi monti da scalare.... Respingere fermamente gli attacchi a Napolitano. No ai populismi, Centrosinistra di Governo e moderati. Leali con il Governo ma diremo cosa non ci piace

ROMA - «Attenzione a non dare una mazzata al Servizio sanitario nazionale»: è il primo commento, pubblicato sul sito del partito, del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, alle misure sulla Spending review decise la notte scorsa dal Governo.
Il Partito Democratico ha già chiarito la propria posizione: sì agli interventi destinati a migliorare l'efficienza e a tagliare gli sprechi, sì al rinvio dell'aumento dell'Iva, ma grande attenzione agli interventi che rischiano di minare i servizi sociali, in particolare nei settori della sanità, dell'istruzione, dei servizi offerti dalle amministrazioni locali. «Dobbiamo vedere le carte - ha chiarito il leader democratico a margine della Conferenza programmatica del Pd Basilicata - ma, a una prima occhiata, ci sono anche delle cose che ci piacciono, in tema di ordinamento degli enti locali, e sono stati fatti dei passi avanti anche sui costi standard. Ma sulla sanità - ha proseguito - ci sono cose che ci preoccupano molto. Bisogna stare attenti a non dare una mazzata al Servizio sanitario nazionale».
«Nella prospettiva dei prossimi due anni, per la sanità, a Tremonti si aggiunge Monti: ci sono troppi Monti da scalare. Ci sono cose che ci preoccupano molto. I governatori - ha spiegato Bersani - hanno ragione è gente che pensa, non sono azzeccagarbugli».
Ha concluso Bersani: «Per quest'anno si tratta di trovare i soldi, attraverso misure di risparmio, per non aumentare l'Iva. Poi, per il 2013 - 2014, bisogna vedere cosa fare per il comparto della sanità: gli spazi per ridurre le spese ci sono».

Respingere fermamente gli attacchi al Presidente - Bisogna «respingere con fermezza gli attacchi» al capo dello Stato: «Continua sulle pagine di un quotidiano italiano lo stillicidio delle insinuazioni e degli attacchi pretestuosi e del tutto immotivati al presidente della Repubblica. Come tutti gli italiani sanno, il presidente Napolitano ha sempre svolto e svolge con assoluta correttezza il suo compito. Affermare che non sia così significa mettere in atto il tentativo di indebolire il presidio più saldo di cui il Paese dispone in questo momento di grande difficoltà. Questi attacchi e le continue insinuazioni vanno respinti con il massimo della fermezza».

No ai populismi, Centrosinistra di Governo e moderati - Il Pd lavora ad un «centrosinistra di governo» che si apra anche ai «moderati» e alle forze sociali, ma che non può avere niente a che fare con il «populismo» che «parte sempre da sinistra ma poi arriva a destra». Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani parlando alla conferenza programmatica del Pd in Basilicata, trasmessa da Youdem: «Non mi si venga a dire (come fa Vendola, ndr) 'la proprietà transitiva', 'sto con te se c'è anche quello là' e poi arrivi a grillo. No! Da centrosinistra di governo ci dobbiamo rivolgere largamente, con un messaggio politico, a tutte le forze non berlusconiane, non leghiste, non populiste, pro-Europa, che non prendono a schiaffi un immigrato. Poi ci sono i moderati... mi va bene. E non solo partiti. Per questo dico il Pd adesso investa, si apra».

Leali con il Governo ma diremo cosa non ci piace - Il Pd è e resterà leale al Governo, ma dirà anche la sua quando non sarà d'accordo. Lo ha detto il segretario democratico Pier Luigi Bersani: «Noi siamo leali e saremo leali - anche se qualcosa ci costa - però su tutti gli atti del Governo diremo quel che faremmo noi. Alcune cose di quello che stanno facendo ci va bene, altre cose non ci piacciono del tutto».