Monti e Hollande: All'Europa serve crescita e integrazione
Italia e Francia «convergono» sul piano per uscire dalla crisi. Ma da Berlino nuovo duro no della Merkel agli eurobond. Fassina: Rivedere memorandum per la Grecia, è insostenibile
ROMA - Crescita economica, stabilità finanziaria e maggiore integrazione in Europa. Sono questi «i tre principi» che la Francia propone all'Europa per superare la crisi, e su cui ha trovato «convergenze» con l'Italia. Lo ha affermato il presidente francese Francois Hollande ieri nella conferenza stampa al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio Mario Monti. Hollande ha confermato di aver inviato una lettera con le proposte della Francia al presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy.
Stessa lunghezza d'onda - «Oggi la crescita deve avere una priorità elevata, già lo scorso 23 maggio io e Hollande ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d'onda», ha detto Monti.
Hollande: L'Europa ha bisogno di stabilità - «Il primo pilastro del mio piano - ha aggiunto Hollande - è nel fatto che la crescita è un fattore indispensabile, e che la crescita non si oppone al rigore sui bilanci ma anzi va assieme a questo. Il secondo principio - ha proseguito Hollande - è la stabilità: l'Europa ha bisogno di stabilità e questo richiede meccanismi che consentano di sostenere banche e Stati in modo da scoraggiare speculazione».
«Il terzo principio è approfondire l'Unione economica e monetaria, che ci consenta di coordinare le nostre politiche, di armonizzarle». E su questi punti «si siamo ritrovati» con Monti, ha detto ancora Hollande.
Nuovo duro no Merkel agli eurobond - La Germania «non si lascerà convincere da soluzioni semplicistiche come gli eurobond», ha affermato la cancelliera Angela Merkel davanti ad una platea di imprenditori tedeschi. Ipotesi di soluzioni alla crisi che la cancelliera ha nuovamente respinto con toni duri, definendole «qualunquistiche».
Fassina: Rivedere memorandum per la Grecia, è insostenibile - Occorre rivedere il memorandum che è «insostenibile per la Grecia, l'economia e le popolazioni». È il pensiero di Stefano Fassina, responsabile economia del Pd che ha, però, ribadito che esistono ancora margini affinché si evitino scenari negativi soprattutto per la Grecia. Parlando a margine della seconda Conferenza nazionale per il lavoro del Pd in corso a Napoli, Fassina ha dichiarati: «Riteniamo che ci sia ancora la possibilità di evitare scenari negativi. Avremmo preferito - ha aggiunto - che, già dai giorni scorsi, vi fosse stato da parte dei leader europei una disponibilità a rivedere il memorandum che è insostenibile per la Grecia, per l'economia, per le popolazioni. Purtroppo, questa disponibilità non c'è stata».
L'esponente democratico ha poi aggiunto: «Auspichiamo che, dopo il voto, ci sia la possibilità di rivedere il memorandum, per dare più tempo alla Grecia per raggiungere gli obiettivi concordati e - ha concluso Fassina - affinche si possa formare un governo che cooperi con l'Eurozona per la salvezza della Grecia e dell'euro».
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