3 agosto 2025
Aggiornato 12:30
Centrodestra | Crisi PDL

Sgarbi: Ora il «partito della rivoluzione»

Si spacchetta il Popolo della Libertà. Tutti insieme al 38-40%. La Russa: Candidati alle primarie oltre Alfano? Tutti benvenuti. Il Presidente del Senato, Schifani: Primarie? Iniziativa da condividere ampiamente

ROMA - «Lo chiamerò partito della rivoluzione. Sarà presentato il 14 luglio a Milano». Lo ha detto al Giornale Vittorio Sgarbi, annunciando il lancio di un suo partito. «Pd e Pdl raccolgono meno voti dei partiti da cui sono nati e hanno denominazioni ridicole, perché siamo tutti democratici e anche liberi», ha aggiunto, sottolineando che il Pdl «è morto», «al Nord lo chiamano 'il Pdl', a Sud 'la' Pdl: è una creatura nata male».
«A destra bisogna creare un riferimento che sia protestatario quanto Grillo e gli impedisca di fare razzia. Ecco la mia rivoluzione: contro strutture obsolete, ridicole, di morti di sonno», ha detto, mentre la ex Forza Italia «si spacchetta in Forza Italia senior, dove Berlusconi sarà costretto ad essere capolista con quello che da più tempo sono con lui, e prenderebbe il 12% e una Forza Italia junior per fare spazio ai volti nuovi che varrebbero 6. Aggiungiamo altre liste tipo quella di Bertolaso, di Montezemolo e gli animalisti della Brambilla. Io raccolgo quelli arrabbiati che non vogliono stare con nessuno, protestano ma non vanno a sinistra». La somma, secondo Sgarbi, toccherebbe quota «38-40%».

La Russa: Candidati alle primarie oltre Alfano? Tutti benvenuti - Il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa considera «benvenute» tutte le candidature alle primarie del Pdl alternative a quella dell'attuale segretario Angelino Alfano. «Ce ne saranno tante - ha detto da Palazzo Marino -, di importanti e meno importanti, ma tutte con pari dignità, compresa quella annunciata di Daniela Santanché e quella dell'outsider Luciano Buonocore».
L'ex ministro della Difesa ha ricordato di essere tra i principali promotori delle primarie «non solo per un fatto estetico, cioè per non consentire una diversità rispetto alla sinistra, ma anche perché avendo noi Alfano che è l'unica novità degli ultimi due anni ai vertici dei grandi partiti, vogliamo che si misuri e si meriti una giusta investitura popolare».
Le primarie, ha proseguito La Russa, serviranno a designare sicuramente il segretario del partito e «probabilmente il candidato premier, a meno che non si arrivi a una coalizione più ampia rispetto alla quale ci diciamo sin d'ora pronti a discutere». Il coordinatore del Pdl, tra i possibili alleati, ha citato la Lega, l'Udc di Casini e il movimento di Luca di Montezemolo se scioglierà le riserve. «Nel frattempo noi andiamo avanti», ha concluso l'ex ministro.

Schifani: Primarie? Iniziativa da condividere ampiamente - «Ritento che qualunque iniziativa che sia finalizzata a rafforzare i processi partecipativi alle decisioni dei cittadini nella politica e per la politica sia da condividere ampiamente». Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani, rispondendo a Palermo ai cronisti che gli hanno chiesto un commento alle primarie interne al Pdl decise la settimana scorsa dall'ufficio di presidenza del partito.