20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Giustizia | Ddl anticorruzione

Corruzione: Severino, se salta la legge salta anche il Governo

Il Ministro della Giustizia a Repubblica: Chi ha a cuore il Paese deve votare a favore del ddl. Nessun inciucio per salvare Berlusconi nel processo Ruby. Palomba (IdV) a Severino: Ddl falcidierà processi in corso. Il primo beneficiario sarebbe Penati

ROMA - Il ddl corruzione è fondamentale e quindi se salta quello, salta anche il governo. Ad assicurarlo è la ministro della Giustizia Paola Severino che in una intervista a Repubblica spiega che «chi ha a cuore gli interessi del Paese non può che votare a favore di un ddl che rafforza in maniera seria gli strumenti di prevenzione e repressione dei fenomeni di corruzione».
«Chi farà saltare tutto - aggiunge - se ne assumerà la responsabilità verso i cittadini. Se dovessimo porre la fiducia e non dovessimo riceverla, torneremmo a casa sereni, convinti come siamo di aver fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità per lo sviluppo economico e per il rafforzamento della legalità nel nostro Paese».

Nessun inciucio per salvare Berlusconi - La Guardasigilli rivendica nell'intervista a Repubblica anche la scelta di aver spacchettato il reato originario di corruzione facendo così nascere l'indebita induzione: era «necessario» farlo, «l'Ocse ha evidenziato nei suoi rapporti in maniera chiara l'anomalia italiana, la concussione è una 'defence' che consentiva la concusso di eccepire la propria innocenza anche quando era partecipe dell'accordo. Lo spacchettamento consente di distinguere con chiarezza le diverse situazioni di chi è vittima di una costrizione e di chi è indotto solo a pagare».
Inoltre, assicura la Severino, non sarà fatto «nessun inciucio per salvare Berlusconi» nel processo Ruby. Su quel procedimento, spiega, con l'approvazione del ddl corruzione «non ci saranno conseguenze perchè vi è una continuità tra le norme» e aggiunge: «Parlerò ai magistrati allarmati». Quanto alla norma Iannini, ancora una rassicurazione: «Non c'è conflitto di interessi. Il mio emendamento non è solo per le Authority e poi le nomine ancora non c'erano».

Palomba (IdV) a Severino: Ddl falcidierà processi in corso - Il ddl anticorruzione all'esame della Camera «falcidierà molti processi in corso». Federico Palomba, capogruppo di Idv in commissione Giustizia a Montecitorio, replica al ministro della Giustizia Paola Severino. «Se il problema era quello di punire i concussi per induzione - dice - bastava aggiungere all'attuale articolo 317 del codice penale, lasciandolo integro, un semplice comma: nel caso di concussione per induzione colui che indebitamente dà o promette al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio denaro o altra utilità 'é punito con la reclusione da...'. L'Europa non ci chiedeva niente di più, anzi, ci invitava a rendere più efficace il contrasto alla corruzione e alla concussione. Ci chiedeva di punire anche il concusso per induzione, e non di abbassare la guardia».

Il primo beneficiario sarebbe Penati - «Cosa che si sarebbe ottenuta, ad esempio, punendole allo stesso modo, come l'Italia dei Valori ha proposto, e non punendo assai meno severamente la concussione per induzione, facendola diventare un diverso reato che si prescrive in dieci invece che in quindici, cosicchè molti processi moriranno. Il primo beneficiario, temporalmente prima di Berlusconi per il caso Ruby, sarebbe Penati, le cui concussioni per induzione commesse entro il 2002 sarebbero già prescritte», spiega Palomba, che aggiunge: «Ma quanti sarebbero i processi prescritti? Attendiamo ancora la risposta dal ministro».

La Giustizia non può essere merce di scambio - «Italia dei Valori - aggiunge Palomba - è al fianco dei magistrati di Milano e confida che l'intera Anm sollevi alta la sua voce e che il Csm, solitamente pronto a dare pareri sulle leggi, si pronunci subito su questo provvedimento che depotenzia il contrasto alle mazzette e falcidierà processi in corso. Siamo ancora in attesa di una risposta alla nostra domanda: perchè provocare una moria di processi ed un terremoto nelle aule giudiziarie, dove le difese scateneranno l'inferno per farla fare franca ai propri assistiti?», dice ancora il capogruppo Idv in commissione Giustizia.
«Quanto alla fiducia sul provvedimento, non solo il Governo, ma anche i partiti che voteranno a favore - sottolinea - si prenderanno le loro responsabilità se non avranno dato esauriente risposta alle nostre domande. Perchè l'unica cosa su cui siamo d'accordo con la ministro Severino é che la giustizia non può essere merce di scambio, sulle quali sono intercorsi frenetici incontri in stanze felpate cui siamo rimasti estranei. A questo punto, possiamo sapere su che cosa si tentavano gli scambi?», conclude Palomba.