3 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Ddl anticorruzione

Corruzione, la Camera riprende esame ddl

Comitato ristretto: da sciogliere nodi articoli 10,12, 13. Palomba (Idv): Su arbitrati vergognoso giro di valzer. Melchiorre: Bene ok a norma su traffico rifiuti. Pd: Incandidabili condannati per mafia in primo grado

ROMA - L'aula della Camera ha sospeso l'esame del ddl anticorruzione, dopo la votazione di alcuni articoli accantonati in precedenza: il 2, il 4, il 6.
L'assemblea è riconvocata alle 10.30 di domattina, ma prima dell'aula si dovrà riunire il comitato ristretto congiunto delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, per tentare di trovare un'intesa all'interno della maggioranza su alcuni nodi delicati ancora non sciolti. Innanzitutto quello dell'articolo 10, che disciplina la delega al Governo delle cause di incandidabilità per i condannati per delitti non colposi. Poi l'articolo 12 con la norma che limita gli incarichi fuori ruolo per i magistrati, e infine l'articolo 13, che contiene le norme penali proposte dal ministro della Giustizia Paola Severino, quello sul quale pende l'ombra di una possibile richiesta di fiducia da parte del Governo.

Palomba (Idv): Su arbitrati vergognoso giro di valzer - «Se alla Camera si è affrontata la questione degli arbitrati il merito è esclusivamente di Italia dei Valori, come ha onestamente riconosciuto il deputato Manlio Contento. Se Antonio Di Pietro non avesse fatto proprio l'emendamento ritirato dal Pd non si sarebbe squarciato il velo dell'ipocrisia ed i cittadini non avrebbero saputo chi ha votato per tenere le cose come stanno, come nel caso dell'emendamento della commissione, che è né più né meno che un giro di valzer, che non tocca né ritocca niente». Lo dichiara in una nota Federico Palomba, capogruppo Idv in commissione Giustizia alla Camera.
«Stupisce quindi - dice l'esponente dipietrista - che chi ha ritirato l'emendamento si dica orgoglioso di avere favorito il dibattito. Ma ancor più stupisce che il Governo, mentre arruola tecnici esterni per ridurre la spesa pubblica, quando si presenta l'occasione per eliminare i costosissimi arbitrati faccia tacere il ministro per la funzione pubblica», conclude Palomba.

Melchiorre: Bene ok a norma su traffico rifiuti - Daniela Melchiorre, deputata del gruppo Misto ed esponente dei Liberaldemoratici, ha espresso «piena soddisfazione per il recepimento e l'approvazione da parte dell'aula dell'emendamento a firma dei deputati Liberal Democratici che include tra le attività a potenziale infiltrazione mafiosa anche il traffico transfrontaliero dei rifiuti».
«Si prende finalmente consapevolezza del tema - si legge in una nota - che riteniamo molto delicato e in rapida espansione. Adesso ci batteremo affinché ne discendano anche i provvedimenti di contrasto conseguenti e che non riguardino - conclude Melchiorre - solo la parte pubblica».

Pd: Incandidabili condannati per mafia in primo grado - Il nodo dei condannati resta un punto di divisione nella maggioranza: il Pd ha proposto una riformulazione dell'articolo 10 del ddl anticorruzione, dedicato ai casi di 'incandidabilità e decadenza' dalle cariche di deputato, senatore, europarlamentare. La norma, che dovrà essere ora valutata dalla relatrice del provvedimento Jole Santelli, prevede che non possano essere candidati né ricoprire cariche non solo i condannati in via definitiva a pene superiori ai due anni per reati non colposi, ma anche quelli che hanno subito condanne non definitive per reati come concussione, corruzione, riciclaggio oppure per reati di mafia.
«Il nostro testo - ha spiegato Doris Lo Moro del Pd - introduce l'incandidabilità in maniera diretta. Per casi gravi anche per condanne non passate in giudicato». La norma «entrerebbe in vigore immediatamente, poi c'è una delega al Governo per riorganizzare la materia e prevedere l'estensione del divieto ai membri del Governo».
No secco del Pdl: «Su questo principio del non passato in giudicato non ci sono transazioni», ha commentato il deputato azzurro Francesco Paolo Sisto, «il passaggio in giudicato è un principio inespugnabile, articolo 27 della Costituzione...».