19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Riparte il dialogo nel «Terzo Polo»

Casini vede Fini che vede Montezemolo, si riaffaccia il listone

Come nel gioco dell'oca si riparte dal via: confronto su progetto comune. Un listone civico nazionale che potrebbe tenere assieme le aspirazioni di Montezemolo e le speranze di due partiti, Fli e Udc, che per ragioni diverse vivono un momento di estrema difficoltà

ROMA - Una telefonata serale con Luca Cordero di Montezemolo, che aveva incontrato già stamane. Un lunghissimo faccia a faccia con Pier Ferdinando Casini, dopo le difficili settimane seguite allo schiaffo elettorale che ha portato il leader Udc ad archiviare il Terzo Polo. Gianfranco Fini, nel suo studio di Montecitorio, ha raggiunto oggi un primo obiettivo, quello di riaprire un canale di comunicazione (peraltro ufficiosamente mai interrotto) dopo le parole definitive pronunciate non più di qualche settimana fa da Casini sulla sorte dell'alleanza. E, come in un gigantesco gioco dell'oca, i tre leader sono tornati a ragionare di un'ipotesi - per ora solo teorica - già vagliata mesi fa. Quel listone civico nazionale che potrebbe tenere assieme le aspirazioni di Montezemolo e le speranze di due partiti, Fli e Udc, che per ragioni diverse vivono un momento di estrema difficoltà.

Solo un primo giro d'orizzonte, naturalmente. Complicato, tra l'altro, dalla circostanza che nel corso del pomeriggio sono via via trapelate le indiscrezioni sui contatti tra Fini e Montezemolo, tra il presidente della Camera e il leader Udc. Il numero uno Ferrari avrebbe preferito un approccio più 'riservato', Casini non avrebbe gradito la scelta mediatica del leader di Fli di ritagliarsi un ruolo di mediatore in questo schema a tre. Al quale oggi non ha preso parte, fra l'altro, Francesco Rutelli.

Riparte insomma il dialogo, secondo i più ottimisti addirittura un progetto. Presto per dire se non si tratti solo di un fragile confronto destinato a svanire. Certo, le incognite restano molte. Montezemolo non ha ancora sciolto la riserva sulla sua discesa in campo. Ma sono soprattutto Fini e Casini a dover registrare le resistenze di una parte consistente dei rispettivi partiti, dove non tutti gradiscono un eventuale progetto comune capace di indebolire le rispettive strutture.

Certo Fli potrà già discuterne nel corso di un ufficio di Presidenza convocato per mercoledì prossimo. E certamente Casini non ha nascosto a molti dei suoi dirigenti tutta la delusione per l'atteggiamento del Pdl e di Alfano, incapace di evitare una conferenza stampa - quella del segretario con il Cavaliere - in cui «l'unica notizia era l'autocandidatura di Berlusconi al Quirinale». Certo è che se mai un progetto comune dovesse decollare - come al momento sembra desiderare soprattutto Fini - si dovrà anche identificare il candidato premier di un eventuale listone civico nazionale. E se valesse anche per questa complicata scelta nuovamente il gioco dell'oca, Mario Monti sarebbe in pole position.