19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Commissione Affari Costituzionali del Senato

Riforme, la Commissione del Senato riduce numero Parlamentari

L'accordo ABC tiene, si passa a 500 Deputati e 250 Senatori. Finocchiaro (PD): Mi pare che il PdL faccia ostruzionismo. Quagliariello (PdL): Non ritarderemo discussione testo. Calderoli (Lega): Testo Senato è presa in giro dei cittadini

ROMA - La commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato a maggioranza l'articolo 1 del testo di riforma costituzionale, quello che contiene la riduzione del numero dei parlamentari. Secondo quanto ha riferito il Pd Enzo Bianco, i senatori hanno terminato l'esame dell'articolo e le votazioni degli emendamenti: nessuna modifica al testo frutto dell'accordo tra Alfano, Bersani e Casini è stata approvata, segno tangibile che «l'accordo tra i tre partiti regge».
Il numero dei Parlamentari, quindi, con la riforma dovrebbe scendere a 500 deputati più 8 eletti all'estero e 250 senatori, più 4 eletti all'estero. Questi numeri, secondo Bianco, «ci pongono secondi in Europa nel rapporto tra numero di elettori e numero di eletti, secondi solo alla Germania». Adesso, i senatori procederanno con l'esame degli altri 9 articoli che compongono la riforma, nella speranza, secondo Bianco, di «chiudere entro venerdì con l'approvazione finale del testo del relatore».

Finocchiaro (PD): Mi pare che il PdL faccia ostruzionismo - «Sulla scorta di comportamenti oggettivi e della mia esperienza parlamentare, mi pare che il Pdl faccia ostruzionismo. Poichè autorevoli esponenti del Pdl, esperti tra l'altro di materia costituzionale, hanno più volte espresso il loro dissenso, non ritirando i loro emendamenti e anzi illustrandoli ampiamente». Lo sostiene la capogruppo dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, conversando con i giornalisti a Palazzo Madama, a margine dei lavori della commissione Affari Costituzionali sulle riforme.

Quagliariello (PdL): Non ritarderemo discussione testo - «Voglio rassicurare i colleghi D'Alia e Finocchiaro: il PdL si impegna a non ritardare di un solo giorno l'arrivo in Aula della riforma costituzionale». Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato.
«Nel frattempo - afferma Quagliariello - poiché la Costituzione non è una legge qualsiasi, è un diritto e anche un dovere utilizzare il tempo a disposizione per approfondire la discussione, migliorare il testo e consentire a tutti i membri della Commissione di partecipare attivamente a un momento fondamentale di questa legislatura».

Calderoli (Lega): Testo Senato è presa in giro dei cittadini - «Come volevasi dimostrare la mia proposta, contenuta in un emendamento al testo base della riforma costituzionale all'esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato, che avrebbe ridotto a soli 200 il numero dei deputati è stata bocciata, mentre è stata mantenuta la formula del testo base del relatore che manterrà in vita ben 508 deputati, ovvero 308 in più di quelli che avremmo tagliato con la mia proposta. Il re è nudo». Lo afferma il coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord e componente del Comitato esecutivo federale dei triumviri, Roberto Calderoli, commentando il voto della commissione Affari costituzionali di palazzo Madama.
Il senatore leghista accusa: «Ancora una volta si finge di cambiare tutto per poi non cambiare niente, questa riforma rappresenta una vera e propria presa in giro nei confronti dei cittadini».

Pardi (IdV): Dimezzare i parlamentari, riduzione è insufficiente - «Solo tagliando il numero di deputati e senatori del 50% si può rendere davvero più efficiente il Parlamento e garantire una diminuzione radicale dei costi della politica. Il partito trasversale della casta, invece, si è limitato ad una sforbiciata gattopardesca». Lo dichiara Pancho Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Affari Costituzionali del Senato.