28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Il Governo e la «strana maggioranza»

ABC: Alfano, una maggioranza che non ha futuro

Il Segretario del PDL: Non c'è solidarietà politica, solo gesto di responsabilità. Voto a ottobre? Mai messo scadenza a Esecutivo. Per sostenere la crescita stop alle tasse. Rifiuteremo i finanziamenti, solo fondi volontari. Montezemolo? Non lanciamo appelli a nessuno

ROMA - «Probabilmente se Monti facesse un consuntivo capirebbe che con gli incontri bilaterali è stato facile tirare le somme e fare una sintesi. Non così quando abbiamo fatto incontri collegiali». Lo ha sottolineato al Secolo XIX Angelino Alfano, segretario del Pdl, sottolineando comunque che «queste scelte» spettano al premier.
«Ha ragione Bersani, la maggioranza dell'«Abc» non ha un futuro «e, tutto sommato, non ha neanche un presente», ha rilevato Alfano: «Non mi riferisco alle piacevoli e rispettabili persone che guidano gli altri partiti che sostengono il premier. Il fatto è che non c'è una solidarietà politica, ma solo un gesto di responsabilità che ha unito alcune forze politiche».
Per Alfano un «arruolamento» dei ministri tecnici in politica «snaturerebbe il dna del governo. Ma non sarebbe la prima volta per il presidente del Consiglio dover fronteggiare problemi creati da membri del suo governo». Quanto a Monti, Alfano ha aggiunto: «E' un uomo di grande rigore intellettuale, di grande serietà e preparazione. Un difetto? Ogni tanto mi pare che se la prenda troppo a male leggendo i giornali».

Voto a ottobre? Mai messo scadenza a Esecutivo - Da giorni si parla della possibilità di voto anticipato ad ottobre. Intervistato dal Secolo XIX, il segretario del Pdl Angelino Alfano non si sbilancia: «Non abbiamo mai messo una scadenza al governo e non la mettiamo ora».

Per sostenere la crescita stop alle tasse - «La prima misura da adottare per sostenere la crescita è quella di non aumentare più le tasse: basta tasse per sostenere la crescita».
«Siamo inoltre dell'idea - ha aggiunto Alfano - di procedere rapidamente nel pagamento dei debiti che lo Stato ha nei confronti delle imprese private e di procedere rapidamente ad un piano per abbattere il debito pubblico che possa consentire di liberare risorse, cioè di trovare soldi a sostegno di misure per la crescita».

Chiederemo a sindaci del Pdl di non applicare l'Imu-bis - «L'Imu-bis è un'imposta che è facoltà dei sindaci applicare e noi faremo un invito formale a tutti i sindaci del Pdl a non applicarla perché la riteniamo una ulteriore vessazione sulla casa. Siccome è facoltà dei sindaci applicare l'Imu-bis - ha ribadito Alfano - chiederemo ai nostri candidati e ai nostri sindaci di non farne uso».

Anche le banche facciano la loro parte - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, questo pomeriggio durante un comizio elettorale a sostegno del candidato sindaco di Genova Pierluigi Vinai, ha invitato le banche, che «hanno preso 139 miliardi di euro dalla Bce all'1%», a mettere a disposizione risorse per le imprese e le famiglie in difficoltà. «Anche le banche - ha sottolineato Alfano - facciano la loro parte: hanno preso 139 miliardi di euro dalla Banca centrale europea, facciano un bel gruzzoletto e lo mettano a disposizione di imprese e famiglie in difficoltà».

Montezemolo? Non lanciamo appelli a nessuno - «Noi siamo una forza politica che ha una grande voglia di innovazione: non abbiamo chiusure o aperture specifiche nei confronti di nessuno. Di certo chiunque contribuisca a rafforzare i moderati è benvenuto, ma non lanciamo appelli a nessuno». Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha risposto questo pomeriggio a Genova ai giornalisti che gli chiedevano se il Pdl vorrebbe che il presidente di ItaliaFutura Luca Cordero di Montezemolo entrasse nel partito.

Rifiuteremo i finanziamenti, solo fondi volontari - Il Pdl «non avrà finanziamenti pubblici, li rifiuteremo». Lo ha annunciato il segretario del partito, Angelino Alfano, in una dichiarazione rilanciata da Alessandria dal Tg1. «Il nostro movimento - ha spiegato - sarà tutto finanziato dagli iscritti, dai contribuenti privati, dai cittadini». Un finanziamento dunque «volontario» e «faremo in modo che abbia un tetto massimo», in modo che «nessuno possa dirsi azionista di riferimento del nostro partito».