25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
L'invervista al TgCom24 del leader del PD

PD: Bersani, nel 2013 alleanza di Centrosinistra e patto con il Centro

Il Segretario dei Democratici: Accordo di Legislatura per portare il Paese fuori dal populismo. Italia-Francia a Sinistra, ci faremo sentire in Europa. Su molte cose dissento da Alfano, bipolarismo c'è. Ok rinvio tranche rimborsi, ma basta demagogia

ROMA - Non si tratta di scegliere tra la foto di «ABC» e quella di Vasto, anche perché di queste foto «manca il sonoro...», cioé «quanto ho detto, perché la linea mi è chiara: il Paese ha bisogno di un progetto che si chiamerà «ricostruzione», fuori da populismo. Attorno a questa proposta intendo che ci sia un'alleanza di governo fra forze di centrosinistra» che si rivolge alle «forze moderate e centrali». Lo ha detto a Tgcom24 il segretario del Pd Pier Luigi Bersani.
Dalle forze di centrosinistra Bersani pretende «garanzie di governabilità», per le quali occorre «trovare meccanismi. Ad esempio, la Tav si fa o no? I gruppi si riuniscono, si vota a maggioranza e si tiene quella decisione. Senza un patto sincero ed esigibile, ci riposiamo».
«Le forze di centrosinistra si rivolgono alle forze moderate e centrali, per dieci riforme capaci di portare il Paese fuori dal populismo, per un patto di legislatura: questa è l'idea che ho in testa».

Italia-Francia a Sinistra, ci faremo sentire in Europa - «Tra poco abbiamo le elezioni amministrative, poi ci sono le elezioni in Francia. Se andranno in un certo modo, con uno spostamento a sinistra, speriamo che ci sia l'occasione per far sentire la nostra voce, magari con i francesi, perchè non si aspettino le elezioni tedesche del 2013 per correggere la politica europea».
«Perché questo è il punto. Miracoli non ne fa nessuno. Se continua l'idea che ognuno fa per sé e se l'Europa non trova una politica che metta l'austerità in compagnia con gli investimenti, la crescita e l'alleggerimento di un po' di debito a carico della finanza, non a carico dei bilanci pubblici, non si arriva da nessuna parte. Monti e Draghi possono svolgere un grande ruolo e io, per come li conosco so benissimo che questo tema lo percepiscono nettamente», ha concluso.

Su molte cose dissento da Alfano, bipolarismo c'è - Nei vertici di maggioranza con Angelino Alfano «su tantissime cose non mi trovo d'accordo, penso sia reciproco. Quindi emerge che il famoso bipolarismo c'è».
«Siamo in una situazione d'emergenza, però alla fine usciamo» dai vertici «sempre con qualcosa su cui non siamo contenti, io e lui, perché non è esattamente quello che faresti», ha aggiunto.

Ok all'indicazione del candidato Premier - A proposito della riforma elettorale, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha promesso che il Pd non «metterà nomi sui simboli» alle prossime elezioni politiche.
«Si può fare, chi vuole lo faccia ma sono i partiti con le loro liste che si devono presentare alle elezioni, anche in una proposta di coalizione e indicando un candidato premier».

Su esodati avevamo indicato un'altra strada - «Non è possibile che un lavoratore perda l'occupazione, non abbia pensione e non goda di un ammortizzatore sociale. Noi sulle pensioni avevamo indicato un'altra strada...».

Ddl lavoro, la riforma va avanti - Sulla riforma del mercato del lavoro «voglio essere costruttivo come due domeniche fa: Faremo gli aggiustamenti dovuti in Parlamento ma la riforma va avanti».

Ok rinvio tranche rimborsi, ma basta demagogia - » E' mancata la correttezza dell'informazione» sui rimborsi elettorali «perché le risorse ai partiti continuano a scendere e arriveranno a 140 milioni nel 2015, il che significa 2,38 euro per ogni italiano. Una cifra inferiore agli altri Paesi europei. Possiamo ancora scendere ma un decalage c'è già».
Quanto ai 100 milioni della tranche di luglio cui la Lega vuole rinunciare, Bersani ha aggiunto: «Il pagamento dei 100 milioni lo post poniamo. Ma non intendo che il mio Paese muoia di demagogia. Se c'è qualcuno che pensa di stare al riparo dall'antipolitica si sbaglia alla grande. Se non la contrastiamo, spazza via tutti».

Contrastare l'antipolitica o spazza via tutti - «Abbiamo in giro molti apprendisti stregoni che sollevano un vento cattivo. Se c'è qualcuno che pensa di stare al riparo dall'antipolitica si sbaglia alla grande. Se non la contrastiamo, spazza via tutti», ha aggiunto: «Siamo nei guai».

La gente soffre, la cura è dura - «La mia gente è la gente del popolo. C'è sofferenza, molta sofferenza. C'è anche comprensione per quel che stiamo facendo, si capisce che c'è l'emergenza e bisogna fronteggiarla, però adesso la cura è dura».
Girando per le amministrative «incontro pensionati, o gente che doveva andare in pensione, lavoratori, piccoli imprenditori: sono in ansia. C'è un bisogno estremo di riconciliare questo popolo con la politica: si capisce che la politica ci vuole, ma non piace», ha concluso...