PD: Franceschini, dobbiamo cambiare per evitare un nuovo Berlusconi

ROMA - Gli scandali della Lega e della Margherita, la crisi della politica, devono spingere il Pd ad avviare un «processo di cambiamento», perché «è impensabile che l'offerta politica resti invariata» e si rischia, come nel 1994, che il «vuoto» venga riempito da un nuovo Berlusconi che cavalca l'antipolitica. Lo ha detto il presidente dei deputati Pd Dario Franceschini, aprendo i lavori del convegno di AreaDem a Cortona.

In Politica i vuoti vengono riempiti - «Siamo in una fase di transizione, che dobbiamo chiudere il prima possibile - ha spiegato Franceschini - dopo l'esperienza del governo Monti, così positivamente di rottura rispetto alle precedenti, dopo tutti gli scandali che purtroppo stanno attraversando e ferendo la società italiana, la politica, nulla sarà come prima. Non si può immaginare che l'offerta politica resti invariata: nel '94 si è creato un vuoto ed è stato coperto in fretta da Berlusconi con Fi. Se partisse un'offerta politica basata proprio sull'antipolitica, attenzione: nell'immediato questo potrebbe avere un ritorno molto forte, al punto da scomporre il sistema politico italiano e produrre un'altra anomalia». Per questo bisogna «mettere in moto un processo di cambiamento, noi vogliamo uscire dall'anomalia cui Berlusconi ha costretto il bipolarismo italiano. Non abbiamo bisogno di infilare il paese in un'altra anomalia».

Il PD sia il baricentro tra Sinistra e Terzo polo - Il Pd deve puntare ad essere il «baricentro» di un'alleanza che unisce la sinistra e il Terzo polo. Lo ha detto il presidente dei deputati Pd Dario Franceschini aprendo i lavori del convegno di AreaDem a Cortona: «Qualche scelta dobbiamo farla: mi capita di sentir dire, nel nostro dibattito, no alla vocazione maggioritaria, no alla foto di Vasto, no all'Udc... Così resta solo la scelta di non presentarsi alle elezioni!».
Invece, bisogna fare in modo che il «Pd sia il baricentro di un'alleanza che ha qualche cosa a sinistra e qualche cosa al centro. È difficile, ma non è detto che non sia la strada giusta».

Bondi: Franceschini sia più obiettivo sul «berlusconismo» - «Peccato che Franceschini non colga l'occasione di un clima politico meno avvelenato per esprimere giudizi più meditati, rispettosi e soprattutto più obiettivi su quello che definisce il berlusconismo». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Sandro Bondi.
«Io spero davvero, ma non ne sono sicuro, che la sinistra e in particolare un esponente come Franceschini, che ha scelto di trasfondere e di unire la propria esperienza di cattolico democratico nell'ambito di uno schieramento di sinistra, non prescelgano anche nel futuro dei nuovi avversari da combattere con quella apodittica presunzione che vedo non è stata affatto dismessa», ha concluso.