18 giugno 2025
Aggiornato 11:30
Domani incontri con Pdl e Pd

Giustizia, pronte le «bozze Severino»

Il Ministro non formulerà proposte sul falso in bilancio, né sui bilanci dei partiti, sui quali Alfano, Bersani e Casini hanno preferito accordarsi tra loro evitando l'intervento del Governo. Nel ddl anticorruzione pene più alte per allungare la prescrizione

ROMA - Domani è il giorno delle «virgole»: il ministro della Giustizia Paola Severino dovrà presentare al Pdl nel primo pomeriggio e al Pd verso sera le bozze delle sue proposte di emendamenti al ddl anticorruzione, che si è impegnata a presentare alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera nella seduta di martedì 17. E siccome in materia di diritto «contano anche le virgole», come ha osservato l'ex ministro Nitto Palma del Pdl dopo il primo giro di consultazioni bilaterali della guardasigilli, il fatto che il primo incontro sia proprio quello previsto con la delegazione azzurra garantirà uno screening scrupoloso del lavoro che in questi giorni, su mandato del ministro, hanno fatto gli uffici di via Arenula.

Ddl anticorruzione, pene più alte per allungare la prescrizione - In termini generali, non ci dovrebbero essere sorprese: il ministro non formulerà proposte sul falso in bilancio, tema di altri provvedimenti già presentati in Parlamento, né sui bilanci dei partiti, sui quali Alfano, Bersani e Casini hanno preferito accordarsi tra loro evitando l'intervento del Governo. Nel ddl anticorruzione dovrebbero trovare posto nuovi reati come il traffico d'influenze o la corruzione tra privati, mentre sarà ridefinito il profilo penale della concussione, con quali effetti sui processi in corso (compreso quello a Silvio Berlusconi per il caso Ruby) è materia di polemica fra partiti e fra giuristi. Conteranno le virgole, appunto.
L'aspetto politicamente più rilevante dell'intervento legislativo dovrebbe essere la rimodulazione delle pene per i corrotti. Il ministro ha già detto di non voler toccare la legge ex Cirielli che ha 'tagliato' per tutti i tempi della prescrizione, quindi l'unico modo per rendere più probabile la punizione dei corrotti è alzare le pene, allungando per questa via i tempi di estinzione dei procedimenti. Probabile anche un inasprimento delle pene accessorie, con l'estensione dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici per i condannati.