20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
La crisi dei debiti sovrani in Europa

Crisi: Monti, non siamo al sicuro. Con Merkel azioni concrete per la crescita

Il bilaterale tra il presidente del Consiglio e la cancelliera federale, rimandato già per due volte, alla fine riesce ad avere luogo, e si conclude con una conferenza stampa in cui entrambi sottolineano tutti i punti di convergenza. Dalla Cancelliera tedesca plauso all'Italia: «Riforme coraggiose»

ROMA - D'accordo sulla stabilità dei conti, ora d'accordo anche sulla necessità di azioni «concrete» per la crescita. E d'accordo sulla valutazione degli sforzi fatti dall'Italia: «Superata la fase acuta» della crisi, dice Mario Monti, ma «non ancora al cento per cento fuori dai problemi», gli fa eco la Angela Merkel. Giusto, osserva il premier italiano, perchè - «ancora più chiaramente» - l'Italia «non ha superato neppure l'emergenza, siamo ancora molto impegnati a mettere al sicuro il nostro Paese». Insomma, «non ci si può rilassare», ha avvertito il premier.

Monti: Ora politiche per la crescita - Il bilaterale tra il presidente del Consiglio e la cancelliera federale, rimandato già per due volte, alla fine riesce ad avere luogo, e si conclude con una conferenza stampa in cui entrambi sottolineano tutti i punti di convergenza, che Monti riassume così: «Tenere ferma la stabilità dei bilanci, accentuare l'orientamento alla crescita in modo concreto e integrato a livello europeo con iniziative che saranno poi ovviamente discusse con gli altri Stati membri e con le istituzioni comunitarie». Perchè anche se la fase acuta della crisi è superata «non ci si può rilassare né sul fronte interno né dal punto di vista delle politiche Ue» e infatti «dopo il fiscal compact occorre che l'Unione europea entri in una fase nella quale presti analoga attenzione alle politiche per la crescita e l'occupazione, soprattutto giovanile».

Merkel: L'Italia ha fatto riforme coraggiose - D'accordo anche su Tobin tax e sulla necessità di una rapida approvazione del fiscal compact, Merkel esprime il suo «profondo rispetto» per le riforme «coraggiose» adottate dall'Italia, e sottolinea che ora «abbiamo bisogno di crescere, difenderci insieme in un mondo di grande competitività» e «dobbiamo trovare un equilibrio. L'Europa nei prossimi anni si dovrà concentrare su tre punti: la competitività, nei confronti di potenze come Cina e India, i posti di lavoro e il consolidamento fiscale». Ma difficilmente queste sfide si affronteranno con un Monti a capo dell'Eurogruppo: «Ogni riferimento alla mia persona in questa fase la considero un segno di rispetto per l'Italia e il governo che presiedo, ma vi pare che un presidente del Consiglio italiano possa assumere anche altri compiti?».