19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
La riforma della legge elettorale

Bersani: Se resta il «porcellum» faremo le primarie

Il Segretario del Partito Democratico: Ma la nostra priorità assoluta è cambiare la legge elettorale anche se a volte mi viene il dubbio che la riforma non la si voglia fare

MILANO - «Nella demenziale e distruttiva ipotesi che ci sia ancora il Porcellum, certo non mi limiterei a nominare i parlamentari, su questo si può star sicuri». Lo ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, conversando con i giornalisti al termine della sua visita alla sede di Google Italia a Milano. A chi gli ha chiesto se il Pd, nel caso non verrà cambiata l'attuale legge elettorale, sceglierà i propri candidati alle politiche con «primarie di collegio», Bersani ha replicato: lo faremo con «forme di partecipazione, primarie, che diano il segno che noi siamo diversi. Detto questo - ha aggiunto - non è con noi diversi che l'Italia si salva. L'Italia si salva se si fan diverse le regole». Quindi, «la nostra priorità assoluta è una nuova legge elettorale. Dopodiché in quel caso - ha precisato Bersani - a seconda della legge, vedremo i nostri meccanismi di partecipazione».«Ma sento troppe sirene - ha fatto notare - che cominciano a dire non ci sono le condizioni».

Bersani: Mi viene il dubbio che non la si voglia fare - Il dialogo sulla legge elettorale dal punto di vista tecnico è a buon punto, ma «mi viene il dubbio che non la si voglia fare». E' il segretario Pd Pier Luigi Bersani a lanciare l'allarme, durante la presentazione dell'ultimo libro di Federico Rampini: «Sul merito, non siamo lontanissimi. Ci sono problemi da risolvere, ma non siamo lontanissimi. Cos'è che non mi quadra? Questa cosa di tenere tutto assieme: legge elettorale, legge costituzionale... Noi abbiamo detto priorità alla legge elettorale, con le connessioni costituzionali che servono alla legge elettorale: numero dei parlamentari, sfiducia costruttiva».
Invece, «uno che fino a ieri ha dormito, adesso dice già che ci siamo cambiamo tutto il mondo. Mi viene il dubbio che alla fine non la si voglia fare. Se la si vuol fare, noi abbiamo la nostra proposta e siamo flessibili. Se invece si va a 'battere la palla' per poi all'ultimo momento dire che non ci sono le condizioni, è una questione molto seria. Già c'è un distacco micidiale con i cittadini».