18 aprile 2024
Aggiornato 02:30
La crisi del debito in Europa

Monti: Non credo che lo spread Btp-Bund tornerà a crescere

Per il Premier l'Europa è sulla strada giusta: Rafforzare l'Esm per fugare ogni dubbio dei mercati. Il Cardinale Bagnasco alla London School of Economics: Materialismo pratico fa implodere l'economia

ROMA - Per il presidente del Consiglio Mario Monti l'Europa è sulla strada giusta per uscire dalla crisi, ed è «improbabile» che lo spread tra i titoli di Stato italiani e tedeschi decennali torni a crescere. In un'intervista all'agenzia Bloomberg, Monti ha detto: «L'imprevedibilità degli spread non è trascurabile. Ma nel caso dell'Italia stiamo assistendo a una stabile, anche se graduale, riduzione (del differenziale Btp-Bund) nelle ultime settimane». «Onestamente - ha aggiunto il presidente del Consiglio - non vedo per quale ragione ciò dovrebbe cambiare».

Rafforzare l'Esm per fugare ogni dubbio dei mercati - Italia e Portogallo sostengono «un rafforzamento dell'Esm per non lasciare alcun dubbio ai mercati sulla capacità dell'Unione di affrontare eventuali problemi». Lo ha ribadito il Premier Mario Monti, nella conferenza stampa a palazzo Chigi seguita all'incontro con il primo ministro portoghese Coelho.
In vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani, «condividiamo pienamente gli obiettivi del fiscal compact che verrà firmato domani, e inoltre sosteniamo un rafforzamento dell'Esm per non lasciare alcun dubbio ai mercati sulla capacità dell'Unione di affrontare eventuali problemi».
E poi, ha aggiunto Monti, c'è la «necessità di coniugare disciplina di bilancio e rafforzamento degli strumenti di crescita a livello europeo, con il particolare obiettivo della creazione di posti di lavoro per i giovani. La creazione di un vero, reale e profondo mercato unico in campi come mercato lavoro, agenda digitale, ricerca, è un contributo essenziale per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda Europa 2020».

Bagnasco: Materialismo pratico fa implodere l'economia - Se «al cuore» della cultura marxista «il materialismo era teorico, cioè riflesso e programmato, è da ricordare che esiste anche un materialismo pratico il quale, in virtù di un certo modo di valutare i beni materiali, condiziona l'affronto delle questioni personali e sociali. E questo può insidiare come un tarlo invisibile ma efficace ogni prassi, anche se, a prima vista, potrebbe sembrare che non ci sia relazione. In questa prospettiva materialista - fuori cioè da una concezione antropologica relazionale e trascendente - l'economia,a qualunque modello appartenga, diventa economismo, cioè fine a se stessa e non in funzione del valore più alto che è la persona. Prima o dopo implode». Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco che questa sera ha svolto una lectio alla London School of Economics.
I modelli teoretici ai quali «in genere si fa riferimento», ha detto il presidente della Cei, sono quelli liberista, keynesiamo, e marxista. Il fallimento di quest'ultimo è di tutta evidenza».