Monti al Copasir, D'Alema: A rischio asset e imprese
L'Italia è un Paese esposto alla minaccia del terrorismo, all'eversione interna, alla minaccia economica, nel senso della speculazione finanziaria e della possibilità di aggressione alle maggiori imprese e agli asset strategici del Paese
ROMA - L'Italia è un Paese esposto «alla minaccia del terrorismo di matrice internazionale, all'eversione interna, alla minaccia economica, nel senso della speculazione finanziaria e della possibilità di aggressione alle maggiori imprese e agli asset strategici del Paese, alla minaccia cibernetica e a quelle più tradizionali della criminalità organizzata». Lo ha raccontato il presidente del Copasir, Massimo D'Alema, al termine dell'audizione del presidente del Consiglio, Mario Monti, che «ci ha spiegato quali sono le priorità che l'organismo interministeriale individua».
Insomma, a preoccupare il presidente del Consiglio e a imporre una «svolta» all'operatività dei Servizi sono le «solite» minacce terroristiche, a cui però vanno ad aggiungersi i problemi legati alla crisi finanziaria da un lato e allo sviluppo tecnologico dall'altro, con la cybersecurity a farla da padroni. Detto questo, durante l'audizione del premier é emerso anche che «in Italia persistono delle code del terrorismo interno di derivazione anni '70, fenomeni legati all'anarco insurrezionalismo e fenomeni di violenza squadrista e di eversione di destra. Il problema é come questi fenomeni vengono monitorati, su questo abbiamo sollecitato una costante attenzione».
«Abbiamo anche esaminato - ha concluso D'Alema - i problemi del posizionamento dell'Italia nelle questioni di Siria e Iran, ma noi non facciamo politica estera». Infine, grande attenzione anche ai mutamenti che «stanno avvenendo nel Mediterraneo, in particolare dove sono più forti gli interessi dell'Italia, come ad esempio in Libia».
D'Alema: Il Copasir valuta ipotesi di modifica della legge - L'audizione di questa mattina del presidente del Consiglio, Mario Monti, al Copasir é stata occasione per parlare anche di riforma e futuro dei Servizi segreti. Stando a quanto riferito dal presidente del Comitato, Massimo D'Alema, infatti, la «settimana prossima» verrà ascoltato anche il prefetto De Gennaro e dopo «ci riserviamo di studiare se il Copasir non debba anche proporre qualche modifica legislativa per perfezionare la legge sui Servizi oppure se sia possibile sul piano regolamentare o di interpretazione delle norme esistenti migliorare il ruolo del comitato».
«Uno dei compiti piú importati nell'attuazione della riforma - ha detto ancora D'Alema - é quello di un rinnovamento anche del quadro delle risorse umane, in particolare con l'acquisizione di particolari professionalità, in particolare in campo economico, finanziario, informatico e delle nuove tecnologie. Da questo punto di vista bisogna portare avanti quel processo di ricambio e rinnovamento previsto. Nuovi compiti richiedono nuove professionalità e anche una leva piú giovane che deve essere via via acquisita nel quadro delle compatibilità finanziarie».
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