Legge elettorale, slitta l'ipotesi di una capigruppo Camera-Senato
Finocchiaro: Per me serve, ma è necessario ci sia un'intesa politica. Pdl-Terzo polo: Meno parlamentari e sfiducia costruttiva. Storace (La Destra): Cancellati 20 anni di berlusconismo. Chiti (Pd): Grande coalizione possibile anche con il bipolarismo
ROMA - Slitta ormai ufficialmente l'ipotesi di una conferenza congiunta Camera e Senato a breve per tracciare la road map delle riforme, sia costituzionali che della legge elettorale. Secondo Anna Finocchiaro, che oggi a palazzo Madama ha ribadito la necessità di farla, serve «un'intesa politica» che «ancora non c'è», quindi, di fatto, sarebbe al momento prematuro, è la logica deduzione dalle parole della capogruppo Pd, farla.
«Oggi in conferenza dei capigruppo - ha scritto infatti Finocchiaro in un comunicato - ho confermato la richiesta di una capigruppo congiunta di Camera e Senato, da tenere ovviamente sulla base di un'intesa politica, al fine di rendere manifesta la responsabilità di tutte le forze politiche rispetto alla riforma della legge elettorale e alle riforme istituzionali. Nella conferenza dei capigruppo in Senato tale intesa non è stata finora raggiunta. E oggi, su questo punto, non c'è stata alcuna votazione».
Pdl-Terzo polo: Meno parlamentari e sfiducia costruttiva - Le delegazioni del Pdl e del Terzo polo, al termine dell'incontro avuto oggi a Roma, hanno concordato «sulla necessità di modifiche costituzionali che riducano il numero di parlamentari, avviino il superamento del bicameralismo perfetto, diano al premier il potere di nominare e revocare i ministri, introducano il principio della sfiducia costruttiva». E' quanto si legge in un comunicato congiunto stilato al termine della riunione alla quale hanno partecipato Ignazio La Russa, Gaetano Quagliariello e Donato Bruno (Pdl) e i rappresentanti del Terzo polo Italo Bocchino, Lorenzo Cesa, Pino Pisicchio, Ferdinando Adornato e Giovanni Pistorio.
Storace (La Destra): Pdl e Terzo Polo cancellano 20 anni di berlusconismo - «Il comunicato congiunto tra Pdl e Terzo Polo che impegna a negare vincoli programmatici per le coalizioni e che rinuncia all'indicazione popolare del presidente del Consiglio, assomiglia alla cancellazione di 20 anni di berlusconismo». Lo ha affermato in una dichiarazione Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra
Chiti (Pd): Grande coalizione possibile anche con il bipolarismo - «Il bipolarismo deve essere migliorato e salvaguardato, non certo cancellato. Così funziona la democrazia, in primo luogo in Europa: al di là delle differenze nelle leggi elettorali o nella forma di governo, è la regola che guida paesi come la Germania, la Francia, la Spagna, la Gran Bretagna, per fare degli esempi». Così il vicepresidente del Senato Vannino Chiti (Pd) risponde a Fabrizio Cicchitto.
«Due preoccupazioni, ovvie - prosegue il senatore democratico - bipolarismo non è bipartitismo. E il bipolarismo a volte, vorrei dirlo all'onorevole Cicchitto, per i risultati delle elezioni o per la situazione di grave difficoltà di un Paese, con la necessità di riforme urgenti, complesse e incisive può richiedere per una fase governi di grande coalizione».
Lega Senato: Nessuna modifica senza il taglio dei Parlamentari - «Nella capigruppo di oggi abbiamo ribadito che non si può modificare l'attuale legge elettorale senza prima ridurre il numero dei parlamentari. Non farlo vuol dire lasciare inalterato ancora una volta il numero di deputati e senatori. Cosa che per quanto ci riguarda è inaccettabile». Lo dichiara Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato.
«Siamo disponibili da subito - prosegue il presidente leghista a Palazzo Madama - ad affrontare l'argomento nella sede opportuna, cioè la commissione affari costituzionali del Senato che, per altro, ha già incardinato il provvedimento insieme con le riforme istituzionali. Ora tutto dipende dalla volontà politica. Chi fin'ora si è detto favorevole a questa riforma dovrà dimostrarlo anche nei fatti. Il Senato, così, potrà dare risposte ai cittadini sia sulla riduzione del numero dei parlamentari - conclude Bricolo - che per quanto riguarda la modifica della legge elettorale».
La Russa (Pdl): In parallelo le costituzionali e legge elettorale - «Nessuno si illuda che dietro la difficoltà di fare le riforme ci sia la volontà di non fare la legge elettorale. Per me la priorità sono le riforme istituzionali, ma possono essere avviate in un percorso parallelo con la legge elettorale». Lo afferma Ignazio La Russa, coordinatore del PdL, al termine dell'incontro con il Terzo Polo.
- 03/05/2022 I big del PD rilanciano il proporzionale: «Apriamo confronto con tutti»
- 23/07/2020 Legge elettorale, maggioranza divisa. Italia Viva in commissione vota con il centrodestra
- 17/01/2020 L'ira di Matteo Salvini per il referendum della Lega bocciato dalla Corte Costituzionale
- 13/01/2020 Legge elettorale, Giorgia Meloni pronta alla battaglia: «Mai il proporzionale. Barricate da tutto il centrodestra»