3 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Intervista a «NewsHours»

Crisi, Monti: L'Italia meno esposta a rischio default Grecia

Il Premier sulle prospettive del Paese: Più competitivi se prevarrà la meritocrazia. Zipponi (IdV): Dati Inps incompleti. Il lavoro è l'emergenza nazionale. Alfano: PMI meritano risposte, Pdl promuoverà iniziativa. Bagnasco: Dalle macerie si può ripartire, basta volerlo

NEW YORK - L'Italia oggi «sarebbe molto meno esposta al rischio di un default della Grecia» rispetto a pochi mesi fa. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante un'intervista a NewsHours, programma di approfondimento della Pbs, la tv pubblica americana. «Un default pochi mesi fa avrebbe avuto sull'Italia delle conseguenze estremamente serie» ha aggiunto.
Nell'intervista, Monti ha poi parlato della crisi europea e delle prospettive per l'Italia. Secondo il presidente del Consiglio, la crisi dell'Eurozona ha riportato a galla «i pregiudizi» all'interno del Vecchio Continente. «La crisi ha sicuramente rispolverato una buona dose di incomprensioni e pregiudizi tra il Nord e il Sud dell'Europa e di reciproco risentimento» ha detto Monti, che il prossimo 9 e 10 febbraio sarà in visita negli Stati Uniti, prima a Washington (dove vedrà il presidente americano, Barack Obama), poi a New York (dove tra l'altro incontrerà il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon).
Sulle prospettive per il nostro Paese, il presidente del Consiglio ha dichiarato che i sacrifici necessari che gli italiani devono affrontare «non sono un'imposizione di Bruxelles, della Germania o della Bce, ma un passo necessario nell'interesse dell'Italia, degli italiani stessi e delle future generazioni» ribadendo poi un concetto già espresso più volte dalla sua nomina: «Saremo più competitivi se prevarrà la meritocrazia».

Zipponi (IdV): Dati Inps incompleti. Il lavoro è l'emergenza nazionale - «I dati dell'Inps sulla riduzione della cassintegrazione ordinaria e straordinaria, senza le cifre sulla mobilità, che è lo strumento successivo alla cig straordinaria quando essa esaurisce il suo tempo, non spiegano affatto cosa sta accadendo nel nostro Paese». E' quanto afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi.
«Un numero sempre maggiore di lavoratori delle piccole e medie imprese, attualmente in cig in deroga, sta per essere licenziato ed è chiaro che non rientrerà nei lavoratori di cassa. Di conseguenza, i dati diffusi dall'Inps fanno apparire una realtà di ripresa economica, mentre i fatti sono molto diversi - spiega l'esponente di Idv -. L'attività manifatturiera, nel 2012, registra, infatti, un calo costante del 30% e le piccole e medie imprese vivono una drammatica difficoltà finanziaria, tanto da costringere molti imprenditori a chiudere. E' evidente che la vera emergenza nazionale si chiama lavoro ed è rappresentata dal sostegno alle imprese che investono in Italia».

Alfano: PMI meritano risposte, Pdl promuoverà iniziativa - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, promuoverà «nei prossimi giorni, un'iniziativa di respiro europeo, che dia voce e corpo ad un vero e proprio movimento delle PMI in grado di traguardare alcune istanze, in primis quelle ribadite dall'appello di oggi, che corrispondono ad aspettative e rivendicazioni non solo italiane, ma comprese e condivise da associazioni di imprese e forze sociali di molti Paesi dell'Unione».
«L'appello in favore delle PMI, comparso ieri in un'inserzione su tre importanti quotidiani nazionali per iniziativa dell'ANSCP, con le autorevoli firme del Presidente di Unioncamere e dei Presidenti delle Camere di Commercio di Roma e Milano - afferma Alfano in una nota - merita attenzione e risposte tempestive. Le richieste di sottrarre le PMI ad alcuni parametri di Basilea 3 per scongiurare il credit crunch e la sollecitazione al Governo di consentire la compensazione fra obbligazioni fiscali e crediti insoluti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione, costituiscono priorità che non possono essere sottovalutate. Non a caso il nostro gruppo al Senato è già intervenuto il mese scorso con due distinte mozioni sui temi sollevati dalle Camere di commercio. Tuttavia colgo in questo appello molto di più di un'ordinaria richiesta di attenzione: fra le PMI italiane è infatti ormai chiara la consapevolezza della difficoltà del momento e la preoccupazione che i problemi dell'economia reale, primo fra tutti la crisi di liquidità, finiscano in secondo piano nella lista delle priorità da affrontare in questa crisi».

Bagnasco: Dalle macerie si può ripartire, basta volerlo - «Dalle macerie si può sempre ripartire, in qualunque situazione. Si può ripartire se si vuole e se si sta insieme, bisogna volerlo». Lo ha affermato il presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, a margine di una visita alla Facoltà di Architettura dell'Università di Genova.