24 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Politiche europee

Cinque mozioni al Senato, da Pd-Pdl-Terzo Polo testo unitario

In tutto sono 5 le mozioni presentate al Senato sulla politica europea del governo. La Maggioranza chiede continuità tra six pack e nuovo trattato

ROMA - In tutto sono 5 le mozioni presentate al Senato sulla politica europea del governo. Oltre a quella unitaria di Pd, Pdl e Terzo Polo, l'aula di Palazzo Madama dovrà esprimersi, dopo l'intervento del presidente del Consiglio, Mario Monti, su testi presentati singolarmente da Radicali, Lega, Idv e Coesione Nazionale-Grande Sud. I riflettori, comunque, sono puntati sul testo unitario della maggioranza che sostiene il governo, un testo che impegna Mario Monti e l'esecutivo a «continuare a perseguire con determinazione il rafforzamento del tradizionale ruolo dell'Italia quale membro fondatore dell'Unione europea», assicurando «la continuità fra le misure adottate in materia di six pack ed il nuovo trattato, in particolare per quanto riguarda gli obblighi di riduzione del debito eccessivo che devono tener conto dell'andamento del ciclo economico, e di altri fattori tra cui l'ammontare del debito pensionistico e del livello del risparmio privato».

Non solo: dalla maggioranza viene anche chiesta particolare attenzione al ruolo della Corte di giustizia dell'Unione europea, al «giusto equilibrio fra la politica di riduzione del deficit e del debito, le politiche di stabilizzazione dell'euro e la politica per la crescita attraverso molteplici interventi«e alle politiche per «l'introduzione di una tassazione sulle transazioni finanziarie prospettando l'opportunità che essa si applichi a tutti Paesi membri dell'Unione europea». La maggioranza, inoltre, non rinuncia a chiedere impegno al governo per la creazione di un'agenzia di rating comunitaria, per porre al centro della politica dell'Ue la crescita e il rilancio, con l'introduzione di eurobond e project bond e per «promuovere una dichiarazione a latere del trattato da sottoscrivere con altri Paesi disponibili che affermi l'opportunità di riaprire, in tempi e modi opportuni, il processo costituente verso un'unione politica dei popoli europei».

Per parte loro, i Radicali, con la mozione di oggi, chiedono al governo «di precisare l'obiettivo degli Stati Uniti d'Europa definendo gli elementi essenziali del progetto». Mentre Coesione Nazionale-Grande Sud, oltre ad aver firmato la mozione di maggioranza, chiede espressamente al governo di «insistere perché siano inseriti nell'accordo gli impegni per una più profonda integrazione nell'ambito del mercato interno e per il conseguimento di una reale coesione sociale» e di «adoperarsi perché si avvii finalmente il percorso di una unione fiscale propedeutico ed essenziale per l'unità politica d'Europa».

Diverso tono, invece, per le mozioni di Idv e Lega che, oltre a chiedere svariati impegni al governo, non mancano di criticare alcune scelte dell'esecutivo e di rimarcare, nei loro testi, le gravi difficoltà in cui versano l'Italia e l'intera Unione.