12 ottobre 2025
Aggiornato 15:30
Il dibattito alla Camera

Tonini: Impegnati a sostenere la strategia europeista del Governo

E' quanto affermato dal senatore del Partito Democratico, capogruppo in Commissione Esteri a Palazzo Madama in dichiarazione di voto sulla politica europea

ROMA - «Un impegno totale e convinto ad affiancare e condividere l'operazione politica che l'Italia, attraverso il governo Monti, sta portando avanti per uscire dalla crisi scommettendo sul modello europeo, adeguando il nostro Paese alle sue fondamentali indicazioni». E' quanto affermato dal senatore del Partito Democratico Giorgio Tonini, capogruppo in Commissione Esteri a Palazzo Madama in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Monti sulla politica europea.

«Un modello che non sia solo un vincolo esterno - ha sottolineato Tonini - ma una grande opportunità di progresso umano, una via promettente e convincente di sviluppo sostenibile, sul piano economico e finanziario, come su quello sociale e ambientale, che noi italiani abbiamo concorso a ideare, a promuovere, a realizzare. Per questo la nostra mozione impegna in tal senso tutto il Parlamento, in particolare le forze politiche come la nostra che sostengono convintamente il governo Monti».

«La sfida non è però limitata all'oggi e al solo ambito della difficile trattativa sull'accordo a 26 - prosegue l'esponente pd - ma si rafforza nel quadro di una lungimirante politica di rilancio del progetto europeo. Gli investitori che guardano con attenzione all'Italia aspettano di sapere se le scelte incisive e coraggiose di questo esecutivo, ai loro occhi inaspettate, siano una parentesi precaria o se invece il cambiamento marcato dal governo Monti abbia messo radici solide e profonde nella nostra cultura civile e politica. Pertanto attraverso questa mozione unitaria impegniamo il governo, ma prima ancora noi stessi, a portare avanti e credere in una azione di lungo periodo a favore di politiche di serietà e di rigore e per l'adozione del modello europeo della economia sociale di mercato».

«Solo con una serie di riforme che rimuovano alla radice le cause della instabilità finanziaria e della bassa crescita economica del nostro Paese - ha concluso Tonini - e che ci consentano di difendere e promuovere efficacemente, in sede europea, i nostri interessi nazionali, si potrà scongiurare una possibile deriva neo-populista e neo-nazionalista che rischia di travolgere, al Nord come al Sud del vecchio continente, il progetto europeo».