20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Politica estera | Italia - Libia

Libia: Monti, trattato d'amicizia? Terremo conto del nuovo corso

Dichiarazione congiunta che «asseconda» le aspirazioni dei libici. A breve visite operative di Passera e Cancellieri. Terzi invita il collega libico alle riunioni dei paesi mediterranei. Al Kib: Italia già perdonata per il suo passato coloniale

TRIPOLI - Lo «spirito» che animava il trattato di amicizia italo-libico firmato da Berlusconi e Gheddafi nel 2008, almeno «da parte italiana» resta lo stesso: ma i rapporti attuali fra Roma e Tripoli sono espressi da una nuova dichiarazione congiunta, la Tripoli Declaration che «risente dei cambiamenti» politici avvenuti con la «rivoluzione del 17 febbraio». Lo ha spiegato il presidente del Consiglio Mario Monti, in conferenza stampa col premier libico Abdel Rahim Al Kib.
Proprio oggi, nella capitale libica, i due leader hanno sottoscritto la dichiarazione, che - nelle parole di Monti - «non può non risentire dei cambiamenti che sono intervenuti» dopo la caduta di Gheddafi, «del nuovo entusiasmo e fermento che sono sopravvenuti» da parte libica.
Ai giornalisti che gli chiedevano conto del trattato firmato dai due governi a Bengasi nel 2008, poi sospeso durante la guerra e che dovrebbe essere riattivato, Monti ha risposto: «Non si è verificata una trasformazione, lo spirito che animava le precedenti iniziative continua ad animare da parte italiana questa dichiarazione di Tripoli».
«C'e' una parte di accentuata collaborazione sulle stesse tematiche che avevano dato vita alle iniziative precedenti da parte italiana, ma naturalmente» l'Italia «intende assecondare in questa fase il dinamismo di un paese che viene da una così importante trasformazione», anche nell'ottica di «una graduale integrazione regionale».

Monti: A breve visite operative di Passera e Cancellieri - Dopo la visita di oggi a Tripoli del presidente del Consiglio Mario Monti accompagnato dai ministri Terzi e Di Paola, sarà la volta del titolare dello Sviluppo economico Corrado Passera e della collega Annamaria Cancellieri (Interno) che saranno protagonisti in febbraio di missioni «più operative». Lo ha annunciato lo stesso Monti durante una conferenza stampa col premier libico Abdel Rahim Al Kib, specificando che quella del ministro Cancellieri sarà una visita concentrata sul «settore migratorio», mentre Passera, accompagnato da imprenditori, si occuperà del rafforzamento della «cooperazione economica» bilaterale.
«E' interesse libico che la nostra cooperazione non consista solo nel considerare la Libia un mercato, anche se questo stesso aspetto non è privo di interesse - ha detto ancora Monti - ma la nostra comune visione è che questa cooperazione si installi e si sviluppi» sempre di più sia grazie a grandi imprese come l'Eni sia «attraverso il tessuto delle pmi».

Terzi invita il collega libico alle riunioni dei paesi mediterranei - In occasione della missione governativa guidata da Monti oggi a Tripoli, il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha invitato il collega libico Ashur Ben Khaial a partecipare alla prossima riunione del 5+5 (i paesi delle sponde nord e sud del Mediterraneo, ndr) che si terrà il 20 febbraio a Napoli. «Incoraggiamo processi di integrazione nella regione che favoriscono lo sviluppo e che sono nell'interesse dell'Italia e dell'Europa» ha dichiarato Terzi, nell'ambito della politica italiana di sostegno alla nuova Libia anche in ambito europeo.

Al Kib: Italia già perdonata per il suo passato coloniale - Nonostante i profondi cambiamenti politico-sociali in corso in Libia dopo la caduta di Gheddafi, le nuove autorità provvisorie di Tripoli hanno «già accettato la richiesta di perdono» dell'Italia per il suo passato coloniale. Lo ha riferito alla stampa il premier libico Abdel Rahim Al Kib, dopo l'incontro di oggi a Tripoli con il presidente del Consiglio Mario Monti.
«Per quanto riguarda il rapporto tra i due paesi» il capo del governo provvisorio libico ha voluto «ribadire l'importanza dei profondi rapporti di amicizia fra l'Italia e la Libia» che i due governi «cercheranno di approfondire ulteriormente attraverso nuove vie».