3 ottobre 2025
Aggiornato 03:00
Assemblea Nazionale del PD a Roma

Liberalizzazioni: Bersani, Pd entusiasta ma ora non si rinvii

Il Leader dei Democratici: Emendamenti per chiarire. Con Monti senza se e senza ma, con le nostre idee. Ci sono cose significative, diciamo bene ma proporremo di fare di più in Parlamento. Con emendamenti precisi

ROMA - Il Pd è entusiasta delle liberalizzazioni varate dal governo ma vigilerà perchè le decisioni non vengano rinviate come già accaduto. Nella replica all'assemblea nazionale del Pd Pier Luigi Bersani chiarisce la sua posizione: «Distanze da Monti? Io sono a sostegno di Monti senza se senza ma e senza tacere le nostre idee. E' chiaro?», dice il segretario replicando ad articoli di giornale che lo descrivono deluso dai provvedimenti del governo.

Proporremo di fare di più in Parlamento - «Come posso essere più chiaro - chiede -? Se si fa finta di non capire vuol dire che ci si sta lavorando su. Noi siamo limpidi chiari e coerenti, diremo la nostra a fin di bene, l'ho promesso. Siamo entusiasti che dopo 5 anni di silenzi e arretramenti ci sia un governo che sta otto ore sul pacchetto largo di una manovra che copre un universo vastissimo e non nove minuti e mezzo sulla finanziaria. Ci sono cose significative, diciamo bene ma proporremo di fare di più in Parlamento. Con emendamenti precisi, che si capiscano, dico subito su cosa li metteremo: cosa cambia per il cittadino domani mattina? In queste norme troppo spesso c'è un rinvio, bisogna stringere un po' sennò sospetto che per varie vie tante cose finiscano in cavalleria. Secondo: se si scopre che 500 notai in più sono ancora quelli del 2009-10-11, se si scopre che non c'è più l'equo compenso per i praticanti, se si impara che si separa la rete e il gas solo dopo un Dpcm che dovrebbe arrivare, se si chiude il secondo canale di distribuzione dei parafarmaci in nome dell'allargamento a 5mila farmacie, consentitemi un sorriso. E potrei andare avanti. Noi siamo per il bene e per di più, conosciamo le cose e lavoreremo per incalzare», ha concluso.
Quindi Bersani ha ribadito che per «salvare l'Italia tocca a tutti» fare sacrifici ricordando quelli toccati ai lavoratori con la manovra: «Chi si è visto allungare l'età della pensione di 5 6 anni ferma me, ferma noi per strada e a loro dovremo farlo capire, se mi dicono che i notai non sono stati toccati come glielo spiego? Gli dico che c'è stata la processione di Gasparri, Corsaro e Gianni Letta a palazzo Chigi e hanno trovato la soluzione? Siamo in un mondo vasto e terribile, siamo nel pieno di un problema serio».

Il centrosinistra ha il diritto di parlare, la destra no - Infine il segretario ha voluto replicare alla stampa che critica il Pd sulle liberalizzazioni: «A quale titolo parliamo? C'è stata una politica, quella dei governi di centrosinistra, che ha fatto alcune cose, la liberalizzazione delle telecomunicazioni chi l'ha fatta? Le licenze commerciali chi l'ha fatta? Lo spacchettamento dell'Enel, le banche. Abbiamo fatto una politica coraggiosa a differenza della destra, che in 5 anni ha fatto solo solo marce indietro, perciò cari commentatori abbiamo il diritto di parlare».