28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Quirinale | Riforme Istituzionali

Napolitano ai Presidenti delle Camere: definire il calendario delle riforme

Il Capo dello Stato sprona le forze politiche: Concretizzare la larga intesa. L'auspicio di Monti: Pd, Pdl e Terzo Polo dialoghino di più. Finocchiaro (Pd): Bene Napolitano, noi da tempo al lavoro. Ventura (Pd): Noi siamo pronti, Fini fissi programmi e calendari

ROMA - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha informato il Presidente del Senato Renato Schifani e il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, di quanto emerso dagli incontri avuti nei giorni scorsi con esponenti delle forze politiche rappresentate in Parlamento.
«Il Capo dello Stato- ha sottolineato la Presidenza della Repubblica, in una nota - ha avuto modo di esprimere alle forze politiche il convincimento, già condiviso con i presidenti delle Camere lo scorso 12 gennaio, che il Parlamento possa impegnarsi celermente in un efficace e produttivo confronto sulle questioni più mature di riforma degli assetti istituzionali, dei regolamenti parlamentari e della legge elettorale, anche al fine di corrispondere alle attese dell'opinione pubblica». E ora «spetta quindi ai Presidenti delle Camere definire, secondo le procedure regolamentari, i programmi e calendari relativi alle materie da affrontare in ciascuno dei due rami del Parlamento».
«Comune è l'auspicio - ha inoltre fatto sapere il Quirinale - che si concretizzi un largo e convergente impegno per giungere a soluzioni capaci di concorrere al rafforzamento del sistema politico-istituzionale».

Monti: Pd, Pdl e Terzo Polo dialoghino di più - «Per quanto riguarda le forze politiche, che mi rendo conto siano tutte in una condizione abbastanza difficile, sto apprezzando che mi sostengano. Mi preoccupa una cosa sola: che sarei lieto, sia come cittadino che come premier, se trovassero il modo di dialogare di più tra loro». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, aOtto e mezzo su La7.
«So - ha aggiunto - che ci sono tentativi in corso. Auspico che il dialogo tra i partiti sia su quei temi che non sono nelle mani del governo, come la riforma elettorale. C'è uno spazio politico di grande importanza. Questa fase di concentrazione della pressione del governo può dare loro più tranquillità».

Finocchiaro (Pd): Bene Napolitano, Pd da tempo al lavoro - «L'auspicio che il presidente della Repubblica ha oggi espresso per un impegno del Parlamento sul tema delle riforme istituzionali è anche il nostro. Da tempo il Pd alle Camere ha presentato proposte e preso iniziative per accelerare i tempi di una riforma degli assetti istituzionali». Lo afferma la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro, spiegando che «in Senato è in dirittura d'arrivo la riforma dei regolamenti e in entrambi i rami del Parlamento abbiamo presentato una proposta di riforma elettorale che consideriamo una priorità assoluta e sulla quale vogliamo confrontarci con le altre forze politiche».
«Da tempo, insomma, lavoriamo sia alla Camera che al Senato - prosegue - per corrispondere all'auspicio del capo dello Stato ed alle aspettative, sacrosante, dell'opinione pubblica che vede nel cambiamento della legge elettorale una priorità assoluta».

Ventura (Pd): Noi siamo pronti, Fini fissi programmi e calendari - Sulle riforme il Pd è pronto, il presidente Fini fissi «programmi e calendari». Lo dice Michele Ventura, vicepresidente dei deputati Pd, commentando la nota in cui il capo dello Stato e i presidenti delle Camere auspicano una «larga convergenza» per realizzare gli interventi.
«Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime, ancora una volta, le urgenze del Paese e con il suo lavoro di ascolto e sollecitazione - sottolinea Ventura - dà una spinta a un impegno che le forze responsabili, com'è il Partito Democratico, sentono impellente. Fine del bicameralismo, riduzione dei parlamentari, possibilità per gli elettori di scegliere che li rappresenterà in Parlamento: noi del Pd abbiamo pochi paletti e molta fretta perché le necessarie riforme degli assetti istituzionali, dei regolamenti parlamentarti e della legge elettorale non siano più rinviate. Per questo - conclude - chiederemo al presidente della Camera Fini di fissare programmi e calendari».