19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Il naufragio della Costa Concordia

Schettino sottovalutò il danno e non informò le Autorità

Lo si legge nell'ordinanza del Gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, con la quale non ha convalidato gli arresti per Schettino disponendo per lui gli arresti domiciliari a Meta di Sorrento: Il segnale di allarme solo 30-40 minuti dopo l'impatto

GROSSETO - Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia, naufragata venerdì notte nei pressi di Isola del Giglio, «per imperizia e negligenza sottovalutava la portata del danno e ometteva di avvisare per tempo le Autorità costiere dell'incidente, riferendo che si trattava di un problema elettrico, senza menzionare nell'immediato l'impatto che aveva determinato l'apertura della falla e l'ingresso di un flusso di acqua in 5 locali nella sala macchine della nave e così ritardando le procedure di emergenza e di soccorso». Lo si legge nell'ordinanza del Gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, con la quale non ha convalidato gli arresti per Schettino disponendo per lui gli arresti domiciliari a Meta di Sorrento.

Segnale di allarme solo 30-40 minuti dopo l'impatto - Il gip ritiene infatti «accertato, nonostante le dichiarazioni di segno contrario» rilasciate dal comandante della Concordia in sede di interrogatorio, che Schettino «non potesse rendersi conto nell'immediato della gravità del danno prodotto sia per l'inclinazione sempre più evidente della nave - prosegue l'ordinanza - sia perchè avvertito dal personale dell'imbarco ingente di acqua». In quella situazione, Schettino ha quindi «perso il controllo della nave che aveva i motori spenti e si spostava solo tramite l'abbrivio dei timoni».
Secondo quanto riportato dal Gip, il segnale d'allarme venne dato dopo 30-40 minuti dall'impatto, come riferito dallo stesso Schettino, e nel frattempo «nessun segnale di allarme esterno veniva dato alle Autorità costiere per fare capire l'effettiva gravità della situazione a bordo nave». A questo punto, ha spiegato lo stesso comandante, Schettino ha ordinato di dare fondo alle ancore e la nave, aumentando progressivamente l'inclinazione sul lato di dritta, si è arenata in prossimità dell'isola del Giglio.