20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Il naufragio della Costa Concordia

«Manovra sconsiderata, grave imprudenza»

«Avvicinamento eccessivo al tratto costiero dell'Isola del Giglio». Lo scrive nell'ordinanza il Gip di Grosseto Valeria Montesarchio che ha disposto i domiciliari per il comandante della nave Francesco Schettino

GROSSETO - Una «manovra sconsiderata» e «gravemente imprudente», quella che ha avvicinato «eccessivamente» la Costa Concordia all'Isola del Giglio: lo scrive nell'ordinanza il Gip di Grosseto Valeria Montesarchio che ha disposto i domiciliari per il comandante della nave Francesco Schettino.

Per il gip «sussistono i gravi indizi in ordine ai reati ipotizzati dalla pubblica accusa a carico di Schettino Francesco come emerge dagli atti con particolare riferimento alla prima informativa della Guardia costiera di Porto Santo Stefano del 14 gennaio 2012, alle sommarie informazioni testimoniali rese dai membri del personale di bordo, dal cronologico eventi della Capitaneria di Porto di Livorno, dalla registrazione Ais agli atti, all'annotazione di polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto di Livorno».

Quindi «da tutti gli atti di indagine compiuti nell'immediatezza del tragico evento risulta la condotta colposa contestata al comandante Schettino Francesco che mediante una manovra gravemente imprudente avvicinando la nave da crociera Costa Concordia eccessivamente al tratto costiero dell'Isola del Giglio, con un cambiamento della rotta ordinaria nella cosiddetta rotta per 'navigazione turistica' cagionava l'impatto con un grosso scoglio costiero che determinava una falla nel fondo del natante».

E - annota il gip - «la deviazione di rotta e l'accostamento a 0,28 miglia di distanza marina dalla costa dell'isola è stata ammessa anche dal comandante nel corso dell'interrogatorio di garanzia, affermando di essersi accorto unicamente mediante i suoi riflessi visivi che vi era uno scoglio in sporgenza con il quale la nave andò ad impattare sul fondo». Quindi - conclude il gip - «è evidente ed indiscutibile la grave imprudenza e imperizia che ha connotato la condotta dell'indagato nel momento in cui pose in essere la manovra sconsiderata appena menzionata».