20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Il decreto liberalizzazioni

Liberalizzazioni: Corsaro, no a quella dei farmaci di fascia C

Il vicepresidente vicario del PDL: Piuttosto aumentare il numero delle farmacie esistenti. Alfano: Per noi ok, ma se c'è il trucco lo scopriremo. Donadi: Quelle vere non sono di taxi e farmacie

ROMA - «Il comunicato del Coordinamento nazionale delle Parafarmacie svela, una volta per tutte, il trucco. Quando dicono che 'se non ci sarà la liberalizzazione dei farmaci di fascia C falliranno le parafarmacie, implicitamente si ammette che queste strutture sono nate sin dall'inizio con l'intento di operare in settori non previsti dalla legge, nella convinzione che prima o poi si sarebbero rotte le regole e, come d'incanto, ci si sarebbe trovati in mano una farmacia a tutti gli effetti, bypassando il percorso di carattere autorizzativo, formativo, ispettivo, finanziario e di garanzia che sottende all'apertura di farmacie vere e proprie». Lo ha dichiarato in una nota Massimo Corsaro, vice presidente vicario del Pdl alla Camera, commentando quanto sostenuto dai rappresentanti delle parafarmacie.

Aumentare il numero della farmacie esistenti - «Lungi dal contestare le ambizioni meramente reddituali dei titolari di parafarmacia - ha aggiunto - continuo a pensare che l'eventuale vendita di pillole abortive o medicine antidepressive tra gli scaffali di frutta e verdura non garantirebbe alcuno sviluppo economico alla Nazione e priverebbe i cittadini della necessaria sicurezza in materia di salute e uso dei farmaci».
«Piuttosto - ha concluso il vice presidente dei deputati Pdl - a dimostrazione del fatto che non da questa parte albergano operazioni lobbistiche, è corretto pensare ad un ampliamento dei servizi sanitari che possono essere resi dalle farmacie così come ad un aumento del numero delle stesse farmacie esistenti, a patto che quelle nuove siano individuate nella aree in cui, ad oggi, il territorio è sprovvisto del servizio, prevedendo a carico del sistema delle forme di garanzia economica per le attività che si installeranno in aree di scarsa redditività. Sarebbe infatti curioso che nuove farmacie venissero aperte in ambiti commerciali già coperti dal servizio».

Alfano: Per noi ok, ma se c'è il trucco lo scopriremo - «Noi siamo a favore delle liberalizzazioni perché riteniamo che siano una cosa giusta. sono una cosa giusta se il servizio costa di meno ed è di maggiore qualità. Se invece è uno slogan dietro il quale si nasconde il favore a una categoria piuttosto che a un'altra, noi scopriremo il trucco». Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, arrivando alla presentazione del suo libro organizzata dalla coordinatrice della Giovane Italia, Annagrazia Calabria.

Donadi: Quelle vere non sono di taxi e farmacie - «All'Italia serve un pacchetto di liberalizzazioni nei settori strategici per rilanciare l'economia e per migliorare i servizi ai cittadini. Italia dei Valori è disponibile a valutare le proposte del governo e a dare il proprio contributo». Lo afferma in una nota il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi.
«E' indispensabile - prosegue - lavorare con serietà e concretezza per garantire degli effettivi benefici ai cittadini e per modernizzare il nostro sistema economico. Di certo le vere liberalizzazioni, quelle che davvero servono al Paese, non sono quelle che riguardano taxi e farmacie. La riforma deve scardinare l'attuale sistema di lobby e corporazioni in posizioni dominanti o monopolistiche, che paralizzano la competitività e lo sviluppo. Queste lobby devono fare un passo indietro, a partire da quelle piu' forti, nei settori dell'energia, dei trasporti, delle reti, dei sistemi finanziari. Non si potrà parlare di liberalizzazioni sino a quando certi interessi resteranno intoccabili. Per questo presenteremo nostre proposte e ci attendiamo che il governo le valuti con attenzione. Non siamo in alcun modo disponibili, però, a ribaltare il voto del referendum contro la privatizzazione dell'acqua. Nessuno tenti di aggirare la volontà popolare con norme truffa che reintroducono la privatizzazione».