19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Incidente Costa Concordia

Naufragio Giglio, 39 i dispersi: si teme per l'equipaggio

Rumori e lamenti dal terzo ponte, soccoritori in azione. La Procura di Grosseto Verusio ha confermato le gravi accuse (omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono della nave) al comandante Francesco Schettino che ha trascorso la prima notte in carcere e rischia fino a 15 anni di carcere

FIRENZE - Proseguono senza sosta in mare e sulla stessa nave le ricerche per individuare sulla Costa Concordia, naufragata all'isola del Giglio, i dispersi. A mancare all'appello, dopo il ritrovamento della coppia di coreani, sono 39 persone. Mentre restano tre, due turisti francesi, Francis Serve e Jean-Pierre Micheaud, e un marinaio peruviano, Thomas Alberto Costiglia, i morti finora accertati. Permane la speranza che molti di loro si siano messi in salvo senza registrazione e che possano esserci ancora persone vive a bordo. Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco sono stati avvertiti rumori e lamenti sul terzo ponte nella della nave affondata e i soccorritori sono in azione.

Si teme per l'equipaggio - Si teme, come riferiscono fonti vicine alla Costa Crociere, che ad aver avuto la peggio sia parte dell'equipaggio. Per lo più, personale di bordo, di varie nazionalità, che lavorano nelle cucine e nelle lavanderie. Si trovavano infatti nella parte della nave rimasta più a contatto col fondo marino. In mattinata riprenderanno anche le immersioni in acqua dei subacquei.
La Procura di Grosseto Verusio ha confermato le gravi accuse (omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono della nave) al comandante Francesco Schettino che ha trascorso la prima notte in carcere e rischia fino a 15 anni di carcere per aver condotto la nave fuori rotta a ridosso dell'isola causando il tragico incidente e aver abbandonato la nave senza sovraintendere alle operazioni di soccorso. Ulteriori elementi per gli sviluppi dell'inchiesta sono attesi dalla scatola nera della nave, rinvenuta ieri.