25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Audizione alla Camera del Presidente del Consiglio

Monti: Non solo rigore, ora è importante la crescita

Il Premier alla Camera: «Con il fiscal compact, la BCE sarà più rilassata. Una maggiore crescita anche nel medio termine è condizione indispensabile per la tenuta della disciplina finanziaria». Diliberto: L'incontro con la Merkel è una sconfitta per Monti

ROMA - «Riteniamo che il trattato sul fiscal compact sia importante e sia ancora più importante averlo alle spalle che di fronte: non vedo l'ora che il 30 gennaio si possa chiudere questa trattativa importante per rafforzare la credibilità degli strumenti per l'applicazione della disciplina di bilancio». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in Aula alla Camera. Con il «fiscal compact» e cioè con il nuovo patto fiscale, che - ha ammesso Monti - non potrà essere a 27 data l'opposizione della Gran Bretagna - anche la Banca centrale europea sarà «più rilassata». «Dopo che sarà stato acquisito a livello costituzionale l'accordo su fiscal compact a livello europeo, che include anche la trasposizione in termini di regola di pareggio di bilancio in Costituzione, una volta insomma che il contesto europeo sarà strutturalmente disciplinato sul bilancio, può darsi che la Bce nella sua indipendenza, si senta più rilassata» ha detto Monti riferendosi all'azione della Bce sull'acquisto di titoli di Stato.

Con il fiscal compact, la BCE sarà più rilassata - «L'Europa tuttavia - ha aggiunto si tiene, tutto è legato, non è escluso che la stessa Bce, nelle cui decisioni non possiamo entrare, dopo che sarà stato acquisito a livello costituzionale l'accordo su fiscal compact a livello europeo, che include anche la trasposizione in termini di regola di pareggio di bilancio in Costituzione, una volta insomma che il contesto europeo sarà strutturalmente disciplinato sul bilancio, può darsi che la Bce nella sua indipendenza, si senta più rilassata». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, nell'informativa alla Camera sul trattato europeo per la disciplina di bilancio.
«Poter archiviare, per cominciare ad applicare il trattato sul fiscal compact - ha aggiunto Monti - ci darà maggiori possibilità di concentrarci sugli obiettivi di crescita su cui in varie occasioni in futuro vorrei poter sollecitare e ottenere il contributo del parlamento per dare concretezza e articolazione alle proposte italiane per la crescita» ha aggiunto Monti - non è solo disciplina di bilancio però, è importante si passi oltre senza dimenticarla ma si deve investire più energia politica costruttiva sul versante della crescita. Non si tratta di cercare di fare crescita, che sarebbe effimera, tornando a comportamenti di disavanzo o a politiche monetarie lasche ma si tratta di sfruttare tutto il potenziale che un continente integrato può dare per crescere di più. Questo per ora non è stato fatto né dalle istituzioni europee né dagli stati membri».
Quindi, ha spiegato Monti, «vogliamo essere al tavolo della disciplina finanziaria ma anche al tavolo di altri argomenti anche perché, come dico spesso alla Merkel, una maggiore crescita anche nel medio termine è condizione indispensabile per la tenuta della disciplina finanziaria».

Monti ha sottolineato l'importante del Parlamento: «E' molto importante» che «anzi vorrei dire prima e sopra» l'azione del governo in Europa ci sia «l'orientamento del Parlamento. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante un'informativa alla Camera. «Per noi - ha osservato - è fondamentale contare sull'indirizzo e il contributo del Parlamento».

Diliberto: L'incontro con la Merkel è una sconfitta per Monti - «Gli aggiustamenti che Monti sembra aver riportato a casa dopo l'incontro con la Merkel non spostano la sostanza degli interventi. Sempre lacrime e sangue ci aspettano. Quella che ci viene presentato come una vittoria è una sconfitta. La sciagurata norma che costringe i paesi il cui debito eccede il 60% del pil di ridurre l'eccedenza del 5% all'anno non viene eliminata. Ci si limita a dire che si terrà conto di condizioni eccezionali e che partirà un pò più tardi. Niente di nuovo, dunque. Ci attendono sempre manovre da 50-60 miliardi all'anno per 20 anni: insostenibile». Lo ha affermato Oliviero Diliberto, segretario nazionale del PdCI-Federazione della sinistra, sul blog de Il Fatto Quotidiano.
«L'Europa - continua Diliberto - deve consentire alla Bce di fungere da prestatore da ultima istanza. La Bce deve cioè avere la capacità, che oggi le è preclusa dai trattati, di acquistare illimitatamente i titoli di Stato dei paesi in difficoltà. È ciò che fanno le banche centrali di Gran Bretagna, Giappone e, soprattutto, Stati Uniti. Che infatti riescono a pagare interessi contenuti sui loro debiti pubblici».
«L'unico obiettivo di Monti - conclude Diliberto - dovrebbe essere di convincere la Germania che la Bce deve usare la sua potenza di fuoco, perchè le politiche di rigore non sono solo drammaticamente ingiuste per i lavoratori europei, ma sono soprattutto sbagliate e fallimentari. Un presidente del Consiglio che non chieda questo andrebbe contro gli interessi nazionali dell'Italia».