La Lega dice sì all'arresto di Cosentino, è scontro col Pdl
Maroni: «Non c'è fumus persecutionis». Gasparri: «Ci ripensino». Intanto il Terzo polo conferma il sì alla richiesta di arresto per Cosentino. Pd: Gasparri deluso, fallita la trattativa con la Lega. Romani: Mi auguro prevalga la coscienza dei leghisti. I Deputati campani del Pdl: Il sì della Lega indigna
MILANO - E' scontro tra Lega e Pdl sull'arresto del deputato Pdl Nicola Cosentino, accusato di avere intrattenuto rapporti con la camorra. L'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, al termine della riunione della segreteria politica del Carroccio, ha annunciato che i leghisti voteranno a favore della richiesta di arresto. Il Carroccio, infatti, non ravvede fumus persecutionis nella richiesta dei giudici. Il capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri, dal canto suo, ha auspicato che la Lega riveda la sua decisione. «La nostra posizione ovviamente è diversa - ha spiegato Gasparri - mi auguro prevalga una valutazione diversa nelle prossime ore da parte della Lega».
Terzo polo conferma il sì alla richiesta di arresto per Cosentino - Il Terzo Polo ha confermato il voto favorevole alla richiesta di arresto per Nicola Cosentino da parte della magistratura napoletana. La conferma da parte del Tribunale del Riesame, assai motivata, del provvedimento di custodia cautelare nei confronti del deputato Cosentino sta a dimostrare l'insussistenza di un fumus persecutionis, che è il limite delle nostre competenze istituzionali», ha sottolineato il Capogruppo Udc in Giunta per le autorizzazioni Pierluigi Mantini.
«Udc e Terzo Polo confermano, anche alla luce dei nuovi atti, l'orientamento di voto favorevole alla richiesta della magistratura. Sarà ovviamente il processo, con tutte le garanzie previste, ad accertare le responsabilità sulle gravi imputazioni», ha detto ancora Mantini.
Pd: Gasparri deluso, fallita la trattativa con la Lega - «Le parole di Gasparri dimostrano tutta la delusione del Pdl che rinviando il voto in Giunta a dopo Natale evidentemente sperava di poter salvare Cosentino. Ma nella trattativa qualcosa deve essere andato storto e Berlusconi non è riuscito a convincere Bossi. O forse Bossi non è riuscito a convincere Maroni? Una cosa è certa: se domani tutti i partiti confermeranno le dichiarazioni rese, la Giunta concederà l'autorizzazione richiesta dal giudice». Così la capogruppo democratica nella Giunta per le autorizzazioni della Camera, Marilena Samperi, commenta le dichiarazioni con cui Maurizio Gasparri auspica cambiamenti di linea della Lega sul caso Cosentino dopo che l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni ha annunciato il «si» all'arresto da parte del suo partito.
Romani: Mi auguro prevalga la coscienza dei leghisti - La posizione favorevole della Lega alla richiesta d'arresto per Nicola Cosentino segna «una nuova rottura» con il Pdl, anche se «penso che piú che un problema politico sia una questione personale. Mi sembra singolare che un partito decida che un signore deve andare in galera». E «io mi auguro che ciascun deputato decida singolarmente e che si avvii una procedura di voto segreto. Non mi piacciono le lapidazioni in piazza». Lo ha detto l'ex ministro Pdl dello Sviluppo Econmico, Paolo Romani, commentando a Porta a Porta l'annuncio del sí del Carroccio alla richiesta d'arresto di Nicola Cosentino, che si voterà a Montecitorio domani in Giunta e giovedí in aula.
Pionati: Su Cosentino la Lega ci ripensi, arresto pericoloso - «Maroni ci ripensi. Nessuno vuole frenare il processo a Cosentino ma l'arresto di parlamentari, specie quando collocati ai vertici di partito, è una pratica pericolosissima». Lo chiede Francesco Pionati, fondatore di Alleanza di Centro e portavoce del Gruppo Popolo e Territorio.
«In troppi oggi - aggiunge Pionati - fanno violenza alla propria coscienza per assecondare demagogia, pregiudizi e giacobinismo. «In realtà peserà sulla coscienza di tutti questo modo infame di dare in pasto all'opinione pubblica il mostro di turno. Le responsabilità penali di Cosentino devono essere accertate, quella politica, invece è già evidente: aver guidato il Pdl campano verso la vittoria elettorale dopo il disastro Bassolino».
I Deputati campani del Pdl: Il sì della Lega indigna - «Il sì della Lega alla richiesta di arresto dell'on. Nicola Cosentino annunciato dall'onorevole Maroni non delude solo chi, come noi, è convinto dell'innocenza del deputato campano ma delude e forse addirittura indigna soprattutto quanti ancora si illudono di vivere in una democrazia, in un sistema cioè dove l'avversario politico si batte sul piano delle idee e non lo si elimina per vie giudiziarie». Lo affermano in una dichiarazione congiunta i deputati campani del Pdl Vincenzo D'Anna, Giovanna Petrenga e Carlo Sarro.
«Ma siamo in Italia ed è possibile - denunciano i tre deputati- essere giudicati sulla base di semplici opinioni che il giudice ha maturato in aperto contrasto con le dichiarazioni rese in carcere da tutti i coimputati sulla completa estraneità di Cosentino alle vicende in questione. Opinione maturata in un magistrato come Quadrano che è balzato agli onori delle cronache per aver sfilato contro il G8, per aver istigato i suoi colleghi a boicottare la legge del governo Berlusconi sull'immigrazione e per aver paragonato il Parlamento italiano al Reichstag nazista».
«In questo contesto- concludono- è difficile immaginare una giustizia costruita sulle prove e non sui pregiudizi, una giustizia che viene utilizzata per eliminare un avversario politico. La speranza è che il Parlamento ritrovi il gusto, il coraggio e la dignità per anteporre la verità alle convenienze politiche del momento».
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