19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
La tragedia di Firenze

Strage senegalesi, oggi è lutto cittadino a Firenze

Il Sindaco della città Matteo Renzi, invita tutta la cittadinanza a stringersi intorno alla comunità senegalese, perché «non è stata ferita solo la loro comunità, ma anche la nostra».

FIRENZE - Dopo la strage che ha ucciso due senegalesi e ne ha feriti gravemente altri tre il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, invita tutta la cittadinanza a stringersi intorno alla comunità senegalese, perché «non è stata ferita solo la loro comunità, ma anche la nostra». Per oggi è stato dichiarato il lutto cittadino, con gli esercizi commerciali che sono invitati ad abbassare il bandone dalle 12 alle 12:10, all'ora in cui più o meno è accaduto l'agguato di piazza Dalmazia, quando Gianluca Casseri, estremista di destra, ha cominciato a sparare e ucciso due senegalesi prima di ferirne altri tre e poi togliersi la vita in un parcheggio. «Le bandiere saranno a mezz'asta e verranno annullate tutte le cerimonie pubbliche in programma», ha aggiunto Renzi. I pub sono invitati ad unirsi al lutto dalle 23:30 alle 23:40.

Renzi definisce il pluriomicidio il prodotto «della lucida follia di un killer xenofobo che ha distrutto non solo delle vite umane ma che ha anche seminato la disperazione in città». In Palazzo Vecchio è previsto un incontro con il Ministro per la cooperazione sociale, Andrea Riccardi, l'Imam di Firenze, i rappresentanti della comunità senegalese e il console Eraldo Stefani.

I due senegalesi uccisi si chiamavano Samb Modou, 40 anni, e Diop Mor, 54 anni. Sono rimasti vittime degli agguati di Casseri, 50 anni, di Pistoia, con una pistola Smith & Wesson 357 Magnum. Il primo, clandestino secondo gli accertamenti dei carabinieri, abitava a Sesto Fiorentino in via Puccini. L'altro, con regolare permesso di soggiorno, abitava in via Primo Settembre. In piazza Dalmazia, Casseri ha anche ferito Moustapha Dieng, 34 anni, ora in prognosi riservata a Careggi, e, in San Lorenzo, Sougou Mor 32 anni, e Mbenghe Cheike, 42 anni.