ATAC, possibile aumento delle tariffe: da giugno 1,50 biglietto
Presentato il bilancio dei primi 7 mesi di attività della nuova dirigenza Atac. Raggiunto accordo azienda-sindacati sul piano industriale. Alemanno: «Importante per lavoratori, utenti e azienda»
ROMA - Possibile aumento tariffe da giugno, conto economico aziendale in positivo nel 2013 e forte preoccupazione per i tagli governativi. Questi i temi principali toccati questo pomeriggio nel corso della presentazione del bilancio dei primi 7 mesi di attività della nuova dirigenza Atac. Incontrando i giornalisti, l'ad Carlo Tosti ha delineato una fotografia presente e futura dell'azienda. In particolare «nel 2013 prevediamo che il conto economico dell'azienda (differenza tra ricavi e costi) diventi positivo». Come ha fatto sapere l'azienda nel terzo trimestre del 2011 Atac ha registrato un miglioramento del margine operativo lordo (mol) di circa 23 milioni di euro rispetto al budget previsto. In termini percentuali si tratta di un miglioramento del 44% rispetto al budget 2011. Questo risultato deriva da una riduzione dei costi: pari a 52 milioni di euro rispetto alle previsioni, principalmente alle voci: costi del servizio, materiali e costi del personale».
Quanto alle nuove tariffe l'ipotesi allo studio è che il costo del biglietto passi ad 1,50 euro dal prossimo giugno, a patto che «la delibera regionale venga approvata nelle prossime settimane». In questo senso «E' stata avviata una proficua e fattiva collaborazione con l'Assessorato regionale ai Trasporti per la messa a punto di una articolata ed equa manovra tariffaria, caposaldo irrinunciabile del Piano industriale». L'aumento delle tariffe, nelle previsioni di Atac, dovrebbe portare nelle casse circa 35 milioni all'anno. Altro tema al centro dell'attenzione è poi i possibili tagli ai fondi per il trasporto pubblico locale: «C'é forte preoccupazione, se i tagli verranno confermati il nostro attuale piano industriale sarà messo in discussione in tutte le sue voci». Infine, un ultimo annuncio «Atac Patrimonio ha avviato tutte le procedure di gara per la vendita dei primi beni non strumentali e non soggetti a valorizzazione. Contiamo di realizzare 20 milioni nei primi 6 mesi».
Raggiunto accordo azienda-sindacati sul piano industriale - Dopo le proteste nel trasporto pubblico delle scorse settimane, a Roma Atac e sindacati hanno raggiunto un accordo sul piano industriale e per il sindaco della città, Gianni Alemanno, è «un segnale decisamente positivo nell'interesse dei lavoratori, degli utenti e dell'azienda».
«Si tratta di un ulteriore passo importante per il rilancio dell'azienda di trasporto pubblico capitolino», conclude Alemanno in una nota.
Anche l'assessore alla Mobilità del Comune, Antonello Aurigemma, ha espresso «grande apprezzamento per il senso di responsabilità dimostrato dalle sigle sindacali che hanno firmato l'accordo con Atac sul piano industriale dell'azienda. L'intesa raggiunta - dice in una nota - è una tappa fondamentale per assicurare un futuro sereno alle migliaia di lavoratori che operano quotidianamente in un settore così importante della nostra città come quello del trasporto pubblico. Va sottolineato anche il grande lavoro messo in piedi dai dirigenti di Atac, che stanno portando avanti il risanamento e il rilancio dell'azienda attraverso misure di equità: è giusto e necessario intervenire innanzitutto su quei benefit che in passato sono stati concessi con troppa leggerezza. L'auspicio - conclude Aurigemma - è che il proficuo lavoro tra sindacati e azienda prosegua affinché il percorso intrapreso sia portato a termine nell'interesse di tutti».
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