31 luglio 2025
Aggiornato 09:30
La crisi del debito sovrano in Europa

Monti da Sarkozy e Merkel, un triangolo per l'UE

Il Premier italiano riequilibrerà gli eccessi da «direttorio» dell'asse. A Strasburgo Monti ci va da statista europeo con idee e soluzioni da proporre per il presente e per il futuro dell'Ue e dell'Eurozona

ROMA - Il primo vertice del premier italiano, Mario Monti, con il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, oggi a Strasburgo, è destinato innanzitutto a riequilibrare una situazione che cominciava a essere subita con insofferenza dagli altri membri dell'Eurozona e dell'UE.
All'approccio intergovernativo e agli eccessi da 'direttorio' della coppia franco-tedesca, emersi durante la crisi finanziaria, Monti opporrà la sua netta preferenza per il «metodo comunitario», che non esclude mai la Commissione europea e le lascia l'iniziativa politica, e una visione ben più sinceramente e consapevolmente europeista. Il tradizionale 'asse' franco-tedesco che orienta le scelte complessive dell'Ue potrebbe diventare, insomma, una sorta di «triangolo».

Come già martedì a Bruxelles, durante il doppio incontro con il presidente della Commissione José Manuel Barroso e quello del Consiglio europeo Hermann Van Rompuy, il premier italiano non darà mai adito all'impressione di essere stato «convocato» o «chiamato a rapporto» per spiegare come e quando intenda rispettare gli impegni presi dall'Italia e traghettarla fuori dalla crisi. Di queste cose, dei dettagli e delle misure italiane, Monti parlerà nella sua qualità di ministro dell'Economia con il commissario Ue agli Affari economici e finanziari, Olli Rehn, durante la visita di quest'ultimo a Roma venerdì prossimo.

A Strasburgo Monti ci va da statista europeo con idee e soluzioni da proporre per il presente e per il futuro dell'Ue e dell'Eurozona (è per questo, d'altra parte, che è stato invitato), non certo da ministro dell'Economia, e neanche da primo ministro, di un paese nei guai che prende impegni più o meno credibili per ottenere credibilità benevolenza e aiuto. Politicamente, è in questo che si misura tutta la distanza che lo separa dai suoi due predecessori nel doppio ruolo che oggi ricopre al governo.

La sua missione, oggi, è di riportare l'Italia al cuore del dibattito europeo per superare la crisi e per proseguire sulla strada dell'integrazione comunitaria, discutendo da pari a pari con Sarkozy e Merkel delle «strategie economiche, politiche e istituzionali dell'Europa», come ha detto lui stesso ieri a Bruxelles dopo l'incontro con Barroso.