Bossi non vota il rendiconto, stava parlando ai giornalisti
Il rientro in aula mancato per pochi secondi, voto determinante
ROMA - Il rendiconto generale dello Stato non è passato per un solo voto alla Camera, un caso senza precedenti o quasi. E, tra gli assenti, anche Umberto Bossi. Il leader della Lega che tra una votazione e l'altra si era fermato nel cortile di Montecitorio per fumare un sigaro è stato avvicinato dai cronisti proprio mentre rientrava in Aula e quei pochi secondi di ritardo sono bastati a far bocciare il documento economico del governo per un voto di scarto.
La gravità dell'assenza di Bossi è stata subito sottolineata dalla sua portavoce che ha accusato i cronisti di aver trattenuto il ministro proprio mentre c'era un voto così importante. E il 'caso' è finito subito sulla bocca di tutti nel transatlantico di Montecitorio dove ora si rincorrono le accuse per le assenze illustri, tra cui anche quella del ministro dell'Economia, e le congratulazioni, in questo caso da parte dei deputati dell'opposizione soddisfatti per un risultato inaspettato e per il quale si ritrovano a dover 'ringraziare' i cronisti.
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