Il faccia a faccia non basta, Silvio e Giulio in stand by
Domani nuovo incontro a margine del Consiglio dei Ministri, poi vertice di maggioranza
ROMA - Nella versione più soft l'incontro «non ha cambiato niente». Come a dire che le distanze restano ma tocca stare insieme. Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti si sono visti ieri sera, faccia a faccia. E torneranno a parlarsi domani, dopo il Consiglio dei ministri e prima che si tenga il vertice di maggioranza in cui - assente il titolare di via XX settembre - si dovrebbero affrontare, tra l'altro, le questioni del dl sviluppo e della nomina del successore di Mario Draghi alla guida di Bankitalia (ma i capigruppo Pdl smentiscono).
Nel pomeriggio c'è stata anche una telefonata: i canali di comunicazione dunque si sono riaperti grazie anche al paziente lavoro di mediazione del solito Gianni Letta, anche ieri unico testimone dell'ennesimo chiarimento tra il presidente del Consiglio e il suo ministro dell'Economia.
D'altra parte quella di parlarsi faccia a faccia era quasi una scelta obbligata di fronte alla notizia del declassamento di Moody's e alla necessità di far vedere che il governo va avanti e che intende rispettare - come sottolineato dalla nota di palazzo Chigi - gli impegni di pareggio di bilancio presi con l'Unione europea.
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