28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Sicurezza

D'Alema: «L'intelligence tuteli il paese dagli attacchi speculativi»

Lo scrive il presidente del Copasir Massimo D'Alema in un intervento sulla rivista online Affarinternazionali.it: «Da Copasir analisi sulla protezione del settore energetico»

ROMA - «In una fase congiunturale caratterizzata da una profonda crisi internazionale come quella che stiamo vivendo, si rende necessaria una riflessione sul ruolo che deve essere affidato all'intelligence al fine di tutelare il sistema economico nazionale da possibili azioni speculative che, attentando all'immagine finanziaria del Paese, abbiano il fine ultimo di danneggiare uno Stato sul piano della sua affidabilità e credibilità, aumentandone in maniera fraudolenta il rischio di fallimento». Lo scrive il presidente del Copasir Massimo D'Alema in un intervento sulla rivista online Affarinternazionali.it.

«Nell'ambito dell'intelligence economica - spiega D'Alema -, i Servizi sono dunque chiamati a difendere le grandi imprese di rilevanza strategica e il patrimonio tecnologico e scientifico del Paese. Si tratta evidentemente di un settore molto delicato nel quale convergono interessi privati e pubblici. Per questo è richiesta una forte responsabilità politica, che si esercita su due piani: da una parte quello del governo, che tramite il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, individua le priorità di azione dei Servizi in funzione degli interessi nazionali meritevoli di tutela; dall'altra quello parlamentare, che attraverso il Copasir vigila sulla legittimità dell'operato dei Servizi segreti».

Il presidente del Copasir sostiene inoltre che «i Servizi sono chiamati a proteggere il settore energetico, le imprese che si occupano di approvvigionamento e le relative infrastrutture: la sicurezza energetica coincide con la sicurezza nazionale, soprattutto in un Paese come l'Italia che per l'85% del proprio fabbisogno dipende dall'estero. Il Copasir, in materia di sicurezza energetica, sta svolgendo un'analisi approfondita sia in relazione ai nuovi scenari geopolitici internazionali, sia ai mercati delle commodities, fornendo un contributo propositivo importante per lo sviluppo di una tematica che si è rivelata particolarmente stringente visti i cambiamenti in corso nelle regioni che si affacciano sul Mediterraneo».