1 settembre 2025
Aggiornato 03:30
Bossi: «Sulle pensioni nessuna apertura, solo invenzioni»

Manovra, Calderoli al Pdl: «Uniti contro i poteri forti»

«Lunedì riuniamo la Lega e poi vediamoci per punti comuni. Si al quoziente familiare nell'eurotassa». Boso: «La linea del partito la darà sempre Bossi»

ROMA - «Lunedì la Lega Nord si riunirà con la sua segreteria politica per formulare le proprie proposte rispetto alla manovra. Invito gli amici del Pdl a fare la stessa cosa, per poi incontrarci per trovare una sintesi e un'unica proposta comune sulle modifiche da apportare alla manovra». Lo afferma Roberto Calderoli in una nota.
«In questo momento - continua il ministro per la Semplificazione - è davvero troppo importante avere un'unitarietà nella maggioranza rispetto ad un altrettanto troppo evidente attacco dei poteri forti, e dei loro maitrasse editoriali», «scatenati come non mai nel tentare, ancora una volta, l'ennesima spallata, per mettere al Governo i non eletti e varare una riforma elettorale che possa poi far vincere chi è in minoranza nel Paese».

Confronto bipartisan - «Noi siamo pronti a discutere e a confrontarci con maggioranza e opposizione, per poter così respingere gli attacchi di chi, in questo agosto, sta elaborando un vero colpo di Stato. E quando il gioco si fa duro i duri entrano in azione e cominciano a giocare».
«Ultimamente - continua - rispetto alla manovra, si sentono troppe dichiarazioni o proposte a ruota libera, talune prive di significato o addirittura contraddittorie, provenienti dall'area di maggioranza, dal Pdl e persino dalla Lega, ma la credibilità nei confronti del Paese la si acquisisce soltanto presentando una proposta unitaria, pertanto il modello che noi proporremo è quello che ben conosciamo e che è l'unico che funziona, ovvero il modello della Padania, una realtà che per numeri concorre, anche in questo momento di crisi, con la Germania stessa».
«La Lega c'è ed è pronta al confronto, infatti subito dopo la segreteria politica di lunedì incontreremo i vertici dell'Anci, Osvaldo Napoli e Mauro Guerra, per sottoporgli le nostre proposte di modifica rispetto al settore Comuni e successivamente, appena possibile, incontreremo anche Province e Regioni. Non siamo di fronte soltanto ad una crisi economica, ma ad un'emergenza democratica, visto che qualche sciacallo cerca di sfruttare la crisi economica per ribaltare le volontà espresse dal popolo».
«L'appello che rivolgo non è destinato soltanto agli alleati, ma anche all'opposizione, che diversamente rischia di fare la figura dell'utile idiota a vantaggio di chi gioca una partita 'sporca' sui titoli di Stato, su quelli della Borsa e, stando dietro ad una scrivania, senza metterci la faccia, gioca sui destini dei lavoratori, delle famiglie, delle imprese e del Paese intero...», conclude il ministro leghista.

Calderoli: «Si al quoziente familiare nell'eurotassa» - «Nessuno di noi ne ha mai parlato». Più chiaro di così non poteva essere il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli che, dalle pagine del quotidiano La Repubblica, ha smentito ancora una volta la possibilità che su ipotetici tagli alle pensioni la Lega sia disposta a trattare. «Le pensioni non si toccano» ha ripetuto il leader leghista, «per la Lega non è un capriccio ma un imperativo». Infatti «in questa legislatura abbiamo già dato con l'innalzamento di fatto delle pensioni di anzianità».
Su questa delicata questione Calderoli si è detto «sorpreso» di come «in questa battaglia non vediamo al nostro fianco la sinistra che invece dovrebbe essere molto sensibile a questo argomento». Su cui «I nostri alleati riflettano bene: non è rincorrendo gli interessi del loro elettorato che si recuperano consensi. Devono difendere gli interessi generali, non ci sono solo le classi medio-alte». Se dunque il no a modifiche sulle pensioni è definitivo, Calderoli ha annunciato che la Lega sarà ferma anche sul fronte dei tagli agli enti locali, su cui farà la stessa battaglia condotta sulle pensioni». «Il ministro Tremonti ha già accettato in prima battuta la riduzione dei tagli con l'anticipo del federalismo, ora accetterà qualcos'altro».
Anche perchè, ha spiegato Calderoli «La ciccia improduttiva sta nella pubblica amministrazione, dove c'è una montagna di gente che non fa nulla e prende lo stipendio lo stesso».
La strada da seguire, per il ministro leghista, non è neanche quella dell'aumento dell'Iva, una misura «perversa».
Eventualmente si potrebbe «introdurre il principio del quoziente familiare nel contributo straordinario». Infine sul Tfr in busta paga, Calderoli ha spiegato: «E' un'idea di Tremonti, va avanti, ma non è una misura che può partire in questi giorni».

Bossi: «Sulle pensioni nessuna apertura, solo invenzioni» - «Tagliare le pensioni vuol dire tagliare la gente del nord: giustamente la Lega interviene e dice no». Lo ha ribadito Umberto Bossi parlando a un comizio della Lega a Schio. Il leader leghista ha osservato che ci troviamo ormai «in un mondo alla rovescia, perché la sinistra vuole tagliare le pensioni e la Lega invece le salva».
Le voci di una possibile riapertura da parte della Lega del capitolo pensioni, secondo Bossi, sono invenzioni «dei giornali: non si toccano le pensioni della povera gente».

Boso: «La linea del partito la darà sempre Bossi» - «Effettivamente il Capo si sta nascondendo un pochino». L'importante ammissione è arrivata da un leghista senza peli sulla lingua, l'ex senatore Erminio Boso che, sulla strana estate del leader del Carroccio Umberto Bossi ha spiegato: «Io gliel'ho detto, parla di più con la tua gente, spiega le cose come stanno. Ma lui non può. Se dice la verità sui guasti del Paese, qui salta tutto. A cominciare dal governo».
Un leader attento, dunque, non in difficoltà: «Mi ha appena dato un ordine: rifacciamo le camicie verdi». Significa che «questa volta la secessione non sarà proclamata politicamente ma verrà da sè, come naturale conseguenza di questa crisi». Infine, nel futuro della Lega Boso immagina «qualcuno a fianco del Capo, che magari gli darà la delega a girare per lui sul territorio. Ma la linea la darà sempre l'Umberto».