19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Governo | Maggioranza

Nel pomeriggio il giuramento di Nitto Palma e Bernini

Il nuovo Guardasigilli: «Stop allo scontro toghe e politica, dialogo tavolo»

ROMA - Si terrà questo pomeriggio, secondo alcune indiscrezioni intorno alle 17, il giuramento al Quirinale dei neoministri della Giustizia e delle Politiche Ue, Francesco Nitto Palma ed Annamaria Bernini, nominati ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano su proposta del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al termine di un incontro di circa un'ora. Napolitano e Berlusconi si incontreranno dunque nuovamente nel pomeriggio ed il Quirinale sembra considerare quella la dead line per la risposta attesa da Palazzo Chigi sui rilievi mossi per iscritto dal capo dello Stato sulla iniziativa leghista di sabato scorso a villa Reale, con l'apertura a Monza di sedi decentrate dei ministeri dell'Economia, delle Riforme, del Turismo e della Semplificazione.

Oggi il Consiglio dei Ministri - Nell'incontro di ieri, Berlusconi si è infatti riservato una risposta dopo la riunione del Consiglio dei ministri convocata questa mattina alle 9,30 alla quale, però, difficilmente parteciperà Umberto Bossi fino a ieri rimasto sempre a Milano impegnato nella preparazione del Consiglio federale di domani che chiarirà obbiettivi e forza dell'iniziativa interna di Roberto Maroni e farà il punto sul rapporto fra Carroccio e Silvio Berlusconi.
Altri assenti illustri dalla riunione odierna del Governo sono inevitabilmente, da ora e per sempre, Angelino Alfano che ieri ha formalizzato le sue dimissioni dall'esecutivo e da oggi è a tempo pieno solo e soltanto segretario del Pdl. E gli stessi Francesco Nitto Palma ed Annamaria Bernini che, formalmente, prenderanno possesso dell'incarico solo dopo il giuramento.

Il nuovo Guardasigilli, comunque, sembra volere bruciare i tempi e, in diverse conversazioni sui quotidiani di oggi, lancia chiari segnali di volere andare a fondo sulle riforme, a dispetto delle ironie di molti su un 'incarico destinato a durare poco e per questo da molti rifiutato». Il messaggio a toghe e opposizioni dell'ex pm Nitto Palma è molto chiaro: «mi metterò al lavoro da subito per sedersi intorno ad un tavolo» con il duplice obbiettivo di «mettere fine allo scontro fra politica e magistratura» e al contempo di «andare avanti con la riforma della Giustizia da subito» che deve vedere la sua approvazione entro la fine della legislatura, come ripete ogni giorno il Premier Silvio Berlusconi