19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Intervista a Repubblica

Fini: Maroni Premier, lo sosterrebbe anche il PD

«La maggioranza che è uscita dalle elezioni ha il diritto di esprimere il presidente del consiglio. Facciano un nome e noi faremo la nostra parte»

ROMA - Il governo è «confuso e paralizzato», passeggia sull'orlo del «baratro», ha perso credibilità in Europa ed è incapace di affrontare le emergenze del Paese. Serve un nuovo esecutivo con un programma ben definito: la ripresa economica e la riforma elettorale. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, in un'intervista a Repubblica, spera nella collaborazione del Pd ed è pronto ad accettare un premier dell'attuale maggioranza. «Anche» un leghista come Roberto Maroni.
«Maroni ha dimostrato di essere più consapevole di quel che sta accadendo. La Lega - afferma Fini - ha perso alle amministrative in misura maggiore rispetto al Pdl. Molti leghisti sanno che con questa situazione economica il federalismo si allontana, significa più tasse e si chiedono se il gioco valga ancora la candela».

«La maggioranza che è uscita dalle elezioni - aggiunge - ha il diritto di esprimere il presidente del consiglio. Facciano un nome e noi faremo la nostra parte». Voi Terzo Polo o le opposizioni? «Parlo a nome del Terzo polo e - risponde Fini - spero che anche il Pd non si sottragga alle responsabilità. Ma a condizione che si abbandoni il libro dei sogni».
Per il leader del Fli «serve un governo con un programma definito. Il rilancio dell'economia e una riforma elettorale che riconsegni agli elettori, prima di tornare alle urne, il diritto di scegliere da chi essere rappresentati».