12 ottobre 2025
Aggiornato 04:00
Anniversario Borsellino

Vietti: Paolo esempio per tutti gli operatori della Giustizia

«Sostenere il lavoro dei Magistrati per legalità e vivibilità»

ROMA - Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti ha ricordato questa mattina, aprendo un convegno sugli standard di rendimento delle toghe a Palazzo dei Marescialli, la figura di Paolo Borsellino, il giudice ucciso da Cosa Nostra in un attentato 19 anni fa. Ricordando le parole di Borsellino, che di se stesso diceva di non essere «un eroe né un kamikaze ma una persona come tante altre», Vietti ne ha sottolineato «il rigore, l'integrità, la coerenza, il rispetto della legalità e l'educazione alla legalità che hanno sempre caratterizzato la sua opera».

Borsellino, ha ricordato il vicepresidente dell'organo di autogoverno della magistratura, fu sempre «sorretto da profonda fede e amore per la famiglia e rimane un esempio da seguire per i suoi colleghi e per tutti gli operatori della giustizia». Vietti ha anche ricordato l'ultima intervista concessa dal giudice Borsellino, quando disse di aver «ritrovato la rabbia se non l'entusiasmo» per fare il suo lavoro dopo l'uccisione di Giovanni Falcone.

«Il modo migliore per ricordarlo - ha aggiunto - è fare nostra la dedizione al lavoro che trasuda da queste parole, compiendo con costante impegno quotidiano la funzione giudiziaria che ci viene affidata dalla Costituzione; e, per chi non è magistrato, sostenendo apertamente il lavoro dei magistrati che operano non solo per far luce sulle stragi di mafia ma per garantire condizioni di legalità e quindi di vivibilità al nostro paese, nel reciproco rispetto tra le istituzioni e in uno sforzo di coesione, come ci ha ricordato a più riprese il presidente della Repubblica cui va un pensiero riconoscente».