Cicchitto a Scajola: Il Pdl non va smontato
«Il partito va rinnovato. Anche Casini ha sbagliato. L'UdC non può stare con la Sinistra»
ROMA - «Con la sua intervista a Repubblica Scajola ci sollecita a discutere di politica e ciò è comunque positivo. A nostro avviso, il Pdl va rinnovato, adesso con il contributo di Angelino Alfano, e non smontato». Così il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto risponde alle parole dell'ex ministro sul destino del Pdl.
GLI «ERRORI» DI CASINI - «L'alleanza con la Lega va rivisitata specie per l'esistenza di problemi comuni riguardanti la politica del governo e la tenuta del blocco sociale del centrodestra - aggiunge Cicchitto -. Certamente con l'Udc va riaperto il confronto avendo la consapevolezza che la ragione e il torto attraversano entrambe le parti. Anche noi certamente abbiamo commesso degli errori, ma a sua volta Casini da qualche tempo a questa parte ha anch'egli partecipato al tentativo di pogrom contro Berlusconi. Oggi noi del Pdl - che comunque siamo il primo partito italiano - dobbiamo affrontare seri problemi; ma anche Casini rischia di rimanere appeso al caciocavallo di crociana memoria: infatti, comunque il bipolarismo rimane in piedi,la sinistra del Pd si estremizza, Macerata è una ridente città delle Marche ma il suo laboratorio politico è lilliputziano rispetto a quelli assai più consistenti di Milano, di Napoli, di tante parti dell'Italia».
«RITORNARE A POSIZIONI MODERATE» - «Ha ragione Scajola quando afferma che noi dobbiamo superare ogni linguaggio estremista e con Berlusconi e con Angelino Alfano ritornare a posizioni moderate riformiste coerenti con la nostra adesione al Ppe, ma anche Casini - conclude - non può assumersi la responsabilità - con una interpretazione antiberlusconiana del terzoforzismo e del centrismo - di dar via libera alla sinistra estremizzata per opportunismo di Bersani e a quella estremista per sua convinzione originaria di Vendola di Di Pietro, di De Magistris».