19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Referendum del 12 giugno

Scheda verde per sì o no al legittimo impedimento per il Premier

E' l'ultimo scudo processuale per Berlusconi dopo la bocciatura del lodo Alfano

ROMA - Il quarto dei quesiti su cui gli italiani sono chiamati a votare nel referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno, riguarda il legittimo impedimento. Se contrari alla legge del Governo Berlusconi approvata dal centrodestra che consente a premier e ministri di opporre impegni istituzionali alla presenza in processi in cui figurano imputati bisogna votare sì, se a favore del suo mantenimento no.

Si tratta del quesito politicamente più rilevante perchè strettamente legato alla persona del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la cui coalizione ha voluto questo scudo processuale di legge a favore del premier con rapida approvazione, dopo che la Corte costituzionale aveva cassato per incostituzionalità precedenti leggi del centrodestra (prima il cosiddetto 'lodo Schifani' due legislature fa e poi il 'lodo Alfano' in questa) per la sospensione dei processi a carico di premier e alte cariche dello Stato, per la durata dei loro mandati.

La stessa legge sul legittimo impedimento è stata oggetto di intervento della Consulta che l'ha corretta, obbligando a introdurre il potere del Tribunale di sindacare sulla reale esistenza della causa di impedimento opposta da premier o ministri. Votando sì, la legge viene abrogata, votando viene no confermata.

Il quesito - «Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante «disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?», è il testo. Italia dei valori è stato fra i promotori, insieme a «movimento dei viola» ed altre associazioni. Il sì è sostenuto apertamente anche dal Pd, Fli, Api, Sel, Federazione Sinistre, Verdi. E, senza calore, dall'Udc. Pdl e governo più che al no, puntano al non raggiungimento del quorum.