28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Comunali 2011 | Milano

Gli islamici italiani: Berlusconi offensivo e grottesco

L'Ucoii contesta il pericolo lanciato a Milano dal premier di una «zingaropoli islamica»

MILANO - «A fronte di una convivenza sostanzialmente serena tra i vecchi e i nuovi cittadini di Milano le Sue parole suonano stonate, oltre che ingiuste, e offensive per tutti noi musulmani d'Italia e vogliamo lasciarle memoria di questo nostro disagio» , ha scritto il direttivo dell’Ucoi, l’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche italiane in una lettera indirizzata la presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

UCOII: DA BERLUSCONI ACCUSE GROTTESCHE - Sono «a dir poco grottesche» le accuse che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha indirizzato al candidato del centrosinistra alla guida del Comune di Milano Giuliano Pisapia di voler trasformare Milano in una «zingaropoli islamica», afferma l’Ucoii.

GLI ISLAMICI A MILANO DA 20 ANNI OPEROSI E SOLIDALI - In una lettera a Berlusconi diffusa alla stampa, il direttivo della più grande organizzazione musulmana italiana scrive: «non volevamo entrare nel dibattito elettorale che sta agitando Milano, convinti come siamo che i cittadini di Milano sappiano bene quale sia la posta in gioco e non abbiano bisogno di consigli da parte di un'associazione che affigge nel suo statuto la sua apoliticità. Purtroppo - prosegue l'Ucoii - le Sue dichiarazioni c'impone questa nostra esternazione. La presenza dei musulmani a Milano, stranieri in gran parte, ma anche cittadini italiani e milanesi è un fatto consolidato da ormai almeno 20 anni, realtà che è comune a tutte le grandi metropoli d'Europa. Si tratta di una presenza operosa e solidale all'interno della quale le azioni criminali non superano i limiti fisiologici derivanti dalle condizioni sociali e anche in questo parametro la comunità islamica è sensibilmente poco deviante».