Bossi: Andiamo avanti, ma servono le riforme e basta incidenti
Il leader della Lega: «Maroni non accetterà la premiership, e Tremonti non sarà vice»
ROMA - Il governo può andare avanti, ma a patto che si facciano le riforme: «Serve un progetto di cambiamento». E poi le defezioni in Aula come quelle di ieri dei Responsabili non devono ripetersi: «Questi problemi vanno affrontati adeguatamente». Così Umberto Bossi, rientrando a Montecitorio dopo l'incontro con Silvio Berlusconi. E del premier dice: «L'ho sentito abbastanza sicuro. Quello che è avvenuto ieri non si ripeterà più».
Bossi chiede quindi un cambio di passo dell'esecutivo: «Il governo non può non fare niente, bisogna fare delle scelte». Certo, «anche noi abbiamo fatto degli errori», ma ora «serve un progetto di cambiamento, servono le riforme», anche perchè è vero che «abbiamo fatto il federalismo fiscale»; ma questo «darà effetti solo tra qualche anno». Insomma, serve altro che non le leggi sui processo o le continue negoziazioni con i Responsabili, lascia intendere Bossi che annuisce a chi gli chiede se dunque la Lega dice basta a giustizia e Responsabili.
Il leader della Lega sposta dunque il piano rispetto alle indiscrezioni apparse sui giornali: di Roberto Maroni dice che «è intelligente e capisce le cose, ma non pensa al dopo Berlusconi e non accetterà mai di fare il premier». Così come Bossi nega che Berlusconi abbia offerto al carroccio il vice premierato per Giulio Tremonti: «Abbiamo parlato di tutt'altro e di Milano in particolare».
Infine, sui malumori della base leghista, Bossi è categorico: «La base della Lega sta dove sto io». Certo, ammette, «c'è qualche paura perchè stare al governo deve portare le riforme». Ma alla fine «siamo un partito abbastanza unito».
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