28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Doveva essere il terzo incomodo

Il Terzo polo non sfonda a Torino, sorpasso dei grillini

Musy: «Per me' è un inizio, voti da chi non sopporta politica urlata»

TORINO - Doveva essere il terzo incomodo, nella corsa a palazzo civico che fin da subito a Torino si era polarizzata in una sfida tra Piero Fassino (centrosinistra) e Michele Coppola (centrodestra). Ma Alberto Musy (Terzo polo), avvocato, estraneo alla politica fino a questa tornata elettorale, non ha conseguito il risultato sperato. Con il 4,80% delle preferenze dei torinesi, quando sono gia' stati scrutinati 638 seggi su 919, all'ombra della Mole ha conquistato il quarto posto. A Torino nessuno immaginava il sorpasso, seppur di misura, dei grillini, capitanati da Vittorio Bertola, che si sono attestati per ora attorno al 5%.

Musy, l'unico candidato giunto a palazzo civico a complimentarsi con Fassino per il suo trionfo elettorale, ha incassato la sconfitta con filosofia: «Per me è un inizio. Se ci attesteremo intorno al 5% sara' un buon risultato».
Nel sottolineare che Torino ha fatto una scelta in continuità con il passato, Musy ha detto: «ho aggregato voti che comunque sarebbero andati all'astensionismo».
Per quanto riguarda il risultato del centrodestra l'avvocato torinese, ha sottolineato che «c'e' stato uno scrollone e il terzo polo deve lavorare per aggregare il voto di chi crede in una politica attiva e non urlata». E infine la promessa: «Farò il mio lavoro, all'opposizione».