28 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Il leader del Sel critico con la sinistra: «Manca un’agenda comune»

Vendola: ancora non siamo un'alternativa credibile

«Bisogna conquistare quelle sterminate periferie dove la gente voterà ancora Berlusconi finchè non toccherà con mano una proposta unitaria»

ROMA - «Non sono mai pessimista. Anzi, avverto un bel fermento e Milano e una buona aria a Torino. A Milano la sinistra esce da un lungo stato depressivo e ritrova un discorso pubblico forte come quello di Pisapia, e Torino si conferma uno dei laboratori urbani più moderni d'Europa» però bisogna «andare a conquistare quelle sterminate periferie dove la gente rischia di continuare a votare Berlusconi finché non vede e non tocca con mano un'alternativa credibile», ha affermato Nichi Vendola, leader del Sel.

VENDOLA: AGLI ELETTORI MANCA UN PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA SINISTRA - Qualche ottimismo sulle prossime amministrative, specie per Milano e Torino, ma sicuro che ancora l'alternativa al centrodestra non decolla. Nichi Vendola vede così il prossimo voto e, intervistato dall'Unità. ricorda che agli elettori manca ancora un punto di riferimento.

DA NAPOLITANO PAROLE DI BUON SENSO - Vendola cita «volutamente» Napolitano e le sue «parole di assoluto buon senso». Per costruirla la sinistra dovrebbe partire dallo sciopero generale di oggi e dal referendum e poi strutturarsi perché allo stato «manca un cantiere, un'agenda comune«