Pisanu e Veltroni: ci vuole un governo tecnico
«La lotta fra i poteri dello stato, la corruzione, la disaffezione pubblica e i dubbi sull'Unità e l'Europa impongono una risposta condivisa»
ROMA - «Un nuovo governo che nascesse da un ampio ed esauriente confronto parlamentare, potrebbe porre mano alle emergenze in corso, riformare la legge elettorale e consentire poi ai cittadini di scegliere tra proposte alternative di governo, proposte non 'contro' qualcuno ma 'per' l'Italia», questa la proposta congiunta avanzata da Beppe Pisanu e da Walter Veltroni.
VELTRONI E PISANU: NO A ELEZIONI ANTICIPATE, MA GOVERNO TECNICO - L'ex ministro dell'Interno del secondo governo Berlusconi, Beppe Pisanu, e l'ex segretario del Pd, Walter Veltroni, hanno firmato insieme una lettera sul Corriere della Sera nella quale sottolineano che «è necessario un periodo di decantazione, di rasserenamento del Paese».
Insomma, non elezioni anticipate, ma un governo tecnico, perchè, scrivono i due, «è giunto il tempo di voltare pagina e segnare una netta discontinuità con la fase attuale.
TROPPI VALORI STANNO VACILLANDO, NON SI PUO’ RESTARE INERTI - Dobbiamo far nascere un nuovo clima di dialogo fra visioni e indirizzi programmatici differenti. Uniti - aggiungono Pisanu e Veltroni - sui valori fondanti e sulle regole del gioco». «Non si può restare inerti e silenziosi quando si vede il Parlamento ridursi a teatro di manifestazioni indegne; l'equilibrio dei poteri democratici vacillare quotidianamente; lo spirito pubblico spegnersi nella corruzione dilagante e persino nel disconoscimento dell'unita' nazionale e dell'Unione europea».
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